Gestione dei rifiuti organici a Capannori, Insieme si può va all’attacco e chiede chiarezza

Smaltimento dei rifiuti organici, a Capannori è polemica soprattutto in merito all’ipotesi di acquisto delle quote dell’impianto di Piteglio, che finisce subito nel mirino di Insieme si può. I consigliere Mauro Gelli e Giada Martinelli hanno presentato un’interpellanza al sindaco Luca Menesini e al presidente del consiglio comunale Claudio Ghilardi, per conoscere le intenzioni dell’amministrazione e anche per capire che fine ha fatto l’idea dell’impianto di biocarbonizzazione a Salanetti.
Questo alla luce delle ultime indiscrezioni trapelate dai corridoi del Comune e della prossima realizzazione di un impianto della Geofor in Valdera. Il gruppo consiliare si chiede dunque perché il Comune, con un impianto in grado di servire tutta la Ato di riferimento, voglia acquistare anche le quote dell’impianto di Piteglio. “Il sindaco – si legge nell’interpellanza di Insieme si può -, nonostante i buoni propositi su ‘una valutazione che sarà condivisa con il Consiglio, sede naturale per discutere di operazioni di questa rilevanza’, ad oggi è mancata assolutamente una discussione di ‘questa rilevanza’ considerata anche l’urgenza delle prossime scadenze”, ovvero il termine del 15 ottobre per formalizzare una eventuale offerta d’acquisto per le quote di Piteglio. Insieme si può chiede insomma quali siano “i reali ed effettivi interessi per l’acquisto di quote dell’impianto di Piteglio. Situato in una zona che può far comodo ai comuni dell’Appennino ma non certamente al nostro comune ed a Ascit, che sarebbe costretta a far arrampicare i suoi camion in quota e in che modo intende procedere insieme ad Ascit per questo eventuale acquisto”. Ma Insieme si può vuole anche “conoscere quali sono gli impegni assunti dal Comune di Capannori in merito alla questione della realizzazione di un impianto sul proprio territorio, impianto previsto dal piano regionale e provinciale, ed oggi evidentemente abortito” e “come si colloca l’impianto previsto nella Valdera che pare debba fornire servizi anche al nostro Ato, per una operatività di circa 50 mila tonnellate”. Insieme si può chiede anche “che fine ha fatto l’impianto di carbonizzazione della ditta Gielle, previsto nell’area di Salanetti, il cui progetto è stato ritirato per aggiornamenti, ma mai cancellato, considerando anche le notizie in nostro possesso, sulla vendita del capannone dove dovrà sorgere l’impianto ed acquistato da soggetti vicini alla stessa Azienda Gielle”.