Sta meglio il sindaco Marchetti: dimesso dall’ospedale

14 ottobre 2015 | 10:19
Share0
Sta meglio il sindaco Marchetti: dimesso dall’ospedale

Il sindaco di Altopascio, Maurizio Marchetti, dimesso dall’ospedale di Careggi. Sta meglio il primo cittadino e coordinatore provinciale di Forza Italia che era stato trasportato d’urgenza in elisoccorso al nosocomio fiorentino dopo aver accusato un malore a margine di un incontro istituzionale a Palazzo Ducale. Nella giornata di oggi (14 ottobre) Marchetti farà ritorno a Lucca, dopo essere stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico il giorno stesso del suo malore. La sua ripresa è stata buona e molto veloce. Era giunto a Careggi, comunque, in condizioni critiche, tanto che i medici avevano deciso di sottoporlo immediatamente ad un’operazione. Marchetti terminerà la sua convalescenza all’ospedale San Luca.

Erano circa le 11 del 1 ottobre quando Marchetti, durante una pausa della riunione in Prefettura, aveva accusato un forte dolore al petto (Leggi). Era stato chiamato subito il 118 e il sindaco era stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale San Luca di Lucca. Qui, lo staff della cardiologia, dopo una visita aveva disposto il trasferimento in elicottero a Careggi. Sempre assistito dalla moglie, Marchetti era stato ricoverato nella terapia intensiva dopo l’operazione ma giorno dopo giorno le sue condizioni sono migliorate fino alle dimissioni dall’ospedale. Gli ultimi esami clinici di martedi pomeriggio hanno infatti confermato che il decorso post-operatorio sta procedendo nel migliore dei modi. Sulla base di queste risultanze e analizzato il quadro clinico complessivo il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti è stato dichiarato ufficialmente fuori pericolo dal Dott. Pierluigi Stefàno, del reparto di cardiochirurgia di Careggi, che ha operato il 1 ottobre scorso Marchetti.
Per questo nella giornata di oggi (14 ottobre) alle 14, Marchetti ha lasciato l’ospedale di Careggi per trasferirsi all’Ospedale San Luca di Lucca, nel reparto di cardiologia, dove completerà la convalescenza.
“Sono stati momenti difficili – commenta Marchetti -, ma ho avuto la fortuna di poter contare sulla rapidità, l’efficacia, la competenza e la disponibilità del primario di cardiologia di Lucca Francesco Bovenzi e del cardiochirurgo Pierluigi Stefàno, che mi hanno permesso di superare queste difficoltà. Colgo l’occasione per smentire assolutamente che io avessi avuto, nella mattinata del 30 settembre, alcuna discussione animata con il Prefetto Giovanna Cagliostro, come qualcuno ha scritto. Avevamo colloquiato tranquillamente, come sempre data la grande stima reciproca oltre che istituzionale, fissando un appuntamento per la mattina dopo. Di sicuro voglio ringraziare pubblicamente il Prefetto per avere compreso la gravità del mio stato di salute e avere attivato con grande tempestività i soccorsi. Francesco Bovenzi, che mi segue da tempo, è stato fondamentale per capire il quadro clinico e scegliere la migliore soluzione possibile, coinvolgendo il miglior cardiochirurgo italiano che, anche grazie alle sue precise indicazioni, ha potuto predisporre un’operazione lampo, visto che nelle situazioni come la mia il fattore tempo diventa determinante per il buon esito dell’operazione. Bovenzi è una garanzia per tutti i cittadini lucchesi. Infine il professor Pierluigi Stefàno, la sua equipe e l’intero reparto di cardiochirurgia di Careggi si confermano al top nel panorama sanitario nazionale. Persone come lui e chi lo assiste meritano stima incondizionata anche per le eccezionali qualità umane che dimostrano in un ambito oltre che estremamente complicato a livello di tecnica medica anche per i risvolti psicologici che questi interventi e queste situazioni generano. Vorrei anche precisare che, parlando da politico, non ho cambiato opinione rispetto alla sanità toscana dopo questa esperienza. Chi mi segue sa che più volte ho dichiarato che ci sono aree di eccellenza, come quelle rappresentate dalle strutture guidate da Bovenzi e Stefàno, che che sono straordinarie e meritano un plauso incondizionato. Purtroppo altri servizi sanitari non sono a questo livello e credo sia compito di tutti cercare di migliorare il sistema, perchè l’eccellenza sia sempre più ampia. Infine un ringraziamento lo voglio sentitamente indirizzare a tutti quelli che, a vario titolo e in vario modo, si sono interessati alle mie condizioni di salute. Ci sarà tempo per incontrare tutti quelli che vogliono farlo, quando potrò riprendere la mia normalità. Purtroppo per esigenze ovvie non potevo usare il telefono e le visite state limitate ai familiari stretti, che mi hanno sempre informato su tutto e che mi sono stati sempre vicini. Questo affetto che in moltissimi mi hanno dimostrato non lo dimenticherò mai”.