Coldiretti, a Lammari la giornata del ringraziamento

13 novembre 2015 | 11:47
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Coldiretti, a Lammari la giornata del ringraziamento

Il suolo risorsa non rinnovabile. Ma l’uomo, con la sua azione, ne sta mangiando ogni giorno un pezzettino alla volta. Il tema del consumo della terra è il messaggio della Giornata del ringraziamento dei vescovi italiani che quest’anno ha come tema Il suolo, bene comune che s’ispira all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, che invita tutti gli uomini che abitano la terra alla “cura della casa comune”. Un tema molto sentito, in Toscana, ed in provincia di Lucca, dove il 7,2 per cento della superficie complessiva (il secondo valore più alto in Toscana dietro Livorno e Pistoia), è occupato da case, strade ed infrastrutture. Stiamo parlando di quasi 13mila ettari di superficie, 18 mila campi da calcio di serie A. Si stima che, nel 2013, la superficie compromessa e non recuperabile abbia raggiunto il 5,7 per cento a livello regionale. E’ l’analisi di Coldiretti Lucca sulla base dell’indagine Il consumo di suolo in Italia dall’Ispra in vista della 65esima Giornata del Ringraziamento in programma domenica 15 novembre (inizio alle 11) alla pieve di Santa Maria e San Jacopo a Lammari.

E’ attorno a questo delicatissimo tema che si svolgeranno le celebrazioni caratterizzate dalla sfilate per le vie cittadini di trattori (ritrovo alle 10 al Consorzio Agrario di Capannori), la liturgia e la benedizione dei frutti portati in dono, fino sotto l’altare, dagli agricoltori. “La Giornata del ringraziamento – commenta Cristiano Genovali, presidente Coldiretti Lucca – è un momento gioioso, per ritrovarci e per stare insieme ma anche per riflettere su quelli che sono i punti di forza e debolezza del nostro settore. Affidiamo ogni giorno la nostra vita alla provvidenza che decide i nostri raccolti ed i frutti di cui potremo predisporre, però non dobbiamo dimenticarci che il suolo, la terra, sono risorse non rinnovabili e pertanto da salvaguardare. Per proteggere il territorio ed i cittadini occorre partire difendendo il nostro patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile dall’avanzare della cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali: la strada che ha preso la Toscana è ora quella giusta”. Coldiretti invita tutta la comunità a partecipare alla festa: “E’ – conclude Genovali – un importante momento di riflessione e preghiera che coinvolge non solo il mondo agricolo”.
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