Mense scolastiche a Capannori, i genitori: “Pochi prodotti di filiera corta”

Torna nel mirino il servizio mense scolastiche a Capannori. Il comitato problema mensa, infatti, scrive di nuovo al sindaco Luca Menesini, riportando il commento di una madre sui menu predisposti per i bambini e criticando, soprattutto, la carenza di prodotti di filiera corta. “Leggendo il menù dei nostri bambini vedo carne fresca comunitaria – scrive Patrizia – e penso perché la carne che mangiano questi bambini deve arrivare dall’ Irlanda piuttosto che dalla Francia, Belgio, Spagna, Regno Unito, così giusto per citarne qualcuno , fresca in che senso? Congelata? Sottovuoto? Ma davvero in Italia abbiamo finito la carne? Possibile che non ci sia un azienda in Toscana in grado di alimentare i nostri figli ? Che fine ha fatto la tanto nominata filiera corta?”.
“Ci propinano che si fa attenzione agli alimenti – prosegue -, che il bio è il futuro, che il chilometro 0 è indispensabile per ridurre l’ inquinamento per salvare l’economia locale e poi? Non sono neppure in grado di fornirci una tracciabilità, per altro obbligatoria, di ciò che ci vendono ogni giorno. Possibile che i nostri figli siano solo una fonte di guadagno? Perché – prosegue questa madre – non posso sapere da dove arrivano gli alimenti che vengono serviti a mensa? Perché devo vedere passivamente che tra i bambini sono in aumento patologie quali obesità, ipertensione, diabete e queste sono solo alcune patologie immediate nel tempo. Chi può dirlo? I nostri bambini sono il futuro, mettendoli al mondo ci siamo assunti la responsabilità di offrirgli un futuro, ma che futuro gli offriamo se non siamo neanche in grado di offrirgli del cibo sano? Da sola non posso certo cambiare la situazione, ma forse tutti insieme possiamo fare qualcosa. Possiamo cambiare questa cosa, certo ci vuole volontà, ma davvero non siamo in grado di farlo? Davvero vogliamo nascondere la testa sotto la sabbia ? A discapito dei nostri figli?”.