Alcol e gioco, la Misericordia contro le dipendenze

20 novembre 2015 | 12:56
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Alcol e gioco, la Misericordia contro le dipendenze

Conoscerle per combatterle. La Misericordia di Altopascio organizza un’iniziativa sulle dipendenze da alcol e gioco d’azzardo, in collaborazione con il Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana), che si terrà sabato 21 novembre a partire dalle 9 nella Sala dei Granai ad Altopascio. All’incontro, aperto alla cittadinanza, parteciperanno il governatore della Misericordia Salvatore Bono, il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti e il presidente del Cesvot Franco Severi.

Si parlerà di dipendenze come problemi sociali del millennio e quindi delle conseguenti ripercussioni a livello sociale, ma non solo. Oltre alla sociologa e mediatrice familiare Elena Silvano, interverranno, infatti, anche il gastroenterologo responsabile del Car Valentino Patussi e lo psicoanalista Vincenzo Marsili, che analizzeranno il problema dal punto di vista medico e psicologico. Il vicequestore aggiunto Calogero La Porta, dirigente della sezione di polizia stradale di Lucca, poi e Silvia Cascino, commissario capo, dirigente della Mobile della questura di Lucca tratteranno il fenomeno dal punto delle misure di prevenzione. Infine, il parroco e docente di Teologia Dogmatica don Stefano Salucci affronterà il tema dal punto di vista dell’etica cristiana. Tra i relatori, ci saranno anche il sostituto procuratore della repubblica Giuseppe Amodeo, che parlerà dei reati connessi, concentrandosi perciò sui risvolti penali di queste dipendenze. La Misericordia, che da sempre è vicina ai cittadini, sensibile ai problemi della società, invita la cittadinanza a partecipare “in particolar modo – spiegano gli organizzatori – l’invito è rivolto a giovani e famiglie: il problema sociale e di salute pubblica delle dipendenze da alcol e da gioco d’azzardo è sempre più attuale e insidioso ed è proprio dalle giovani generazioni e dalle loro famiglie che dobbiamo partire per cercare di combattere e sconfiggere queste dipendenze, attraverso un doveroso percorso di educazione e una necessaria attività di prevenzione e informazione”.