Educare al rispetto di sé e degli altri, incontro Fasm a Porcari

Educare al benessere, all’affettività, al rispetto di se stesso e dell’altro. E’ questo il titolo dell’incontro organizzato dalla Fasm, l’Associazione famiglie per la salute mentale, e dal Comune che si terrà a Porcari domani (25 novembre) alle 20,45, presso l’auditorium Vincenzo Da Massa Carrara in Via Roma 121.
Relatori saranno il dottor Mario Betti, Responsabile Ufmsia dell’azienda Usl 2 della Valle del Serchio e il dottor Sergio Precisi, medico dello sport della Asl di 2 Lucca.
L’appuntamento si colloca all’interno delle iniziative promosse dalla Fasm in occasione della Giornata nazionale della salute mentale che si celebra il 5 dicembre di ogni anno. Quest’anno l’iniziativa riveste un ulteriore significato in quanto si svolge in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’argomento appare di particolare attualità dal momento che nel nostro paese non diminuiscono i casi di femminicidio, 152 nel 2014, ed oltre 400 a Lucca gli accessi al Codice Rosa.
L’incontro sarà dunque l’occasione non solo per informare sugli stili di vita, in particolare l’attività fisica, che favoriscono il benessere psicofisico, ma darà anche l’opportunità di riflettere sulle dinamiche relazionali che generalmente sono alla base di maltrattamenti e violenze.
“L’iniziativa promossa in collaborazione con la Fasm, che rappresenta un sostegno fondamentale per quanti vivono in prima persona la malattia mentale – afferma Fabrizia Rimanti, assessore alle pari opportunità ed al sociale del Comune di Porcari – vuol costituire una risposta istituzionale alla richiesta di aiuto a molte donne, vittime di violenze o maltrattamenti. Ricordo che già da due anni, l’amministrazione comunale di Porcari ha avviato in collaborazione con un’altra associazione del territorio, Punto Handy, il progetto Non più sola, uno sportello di ascolto che attraverso la collaborazione con varie figure, psicologo, avvocato, mediatrice familiare, accompagna e supporta quante denunciano violenze o maltrattamenti. Più di 50 i casi affrontati nel 2014″.