Pm10, Baccini: interventi strutturali, non targhe alterne

7 dicembre 2015 | 08:26
Share0
Pm10, Baccini: interventi strutturali, non targhe alterne

La battaglia contro lo smog? Va fatta mettendo in campo soluzioni “strutturali” al problema. Non ci gira intorno il sindaco di Porcari, Alberto Baccini, e ammette che le iniziative prese fino a qui nella Piana di Lucca rischiano di non essere risolutive. “Puntuale come le tasse ogni anno si ripropone il problema degli eccessivi superamenti dei limiti delle polveri sottili nella Piana di Lucca. Ancora una volta noi sindaci dovremo emettere ordinanze in larga misura inefficaci e che hanno il solo scopo di rispettare le normative che le impongono”, osserva. “Tutti sappiamo che il problema è, di fatto, insolubile se non a costo di sacrifici economici e comportamentali insostenibili. Sarebbe quindi bene, una volta tanto, mettere in atto un’operazione di verità anche per rispetto dell’intelligenza dei cittadini”, aggiunge il sindaco Baccini.

“E’ noto che le cause fondamentali all’origine del problema sono sostanzialmente 4 – ricorda il primo cittadino -: il riscaldamento domestico, il traffico, le emissioni da parte di un sistema produttivo che è il secondo della Toscana dopo Firenze, la conformazione geografica (e meteorologica) del territorio. Quest’ultima ovviamente una causa naturale e quindi non modificabile. Ben vengano dunque qualche pista ciclabile in più, i camion elettrici allo scalo merci della Piana o qualche centralina aggiuntiva che ripeta i risultati delle altre e che già conosciamo, ma in questo caso sono costretto a fare peccato di ‘benaltrismo’ perché appunto i problemi sono ben altri. Ci sarebbe bisogno di opere strategiche e interventi di carattere “strutturale” come ad esempio un grande investimento in teleriscaldamento per eliminare le migliaia di emissioni puntiformi anche se ciò richiederebbe una enorme disponibilità di risorse in considerazione delle caratteristiche urbanistiche del nostro territorio che presenta insediamenti abitativi fortemente diffusi in ogni sua parte. Altra questione decisiva è quella della realizzazione degli assi viari per velocizzare il traffico e allontanarlo il più possibile dai centri abitati. Su questo tema è scesa ultimamente una cortina di silenzio preoccupante e la politica locale deve riprendere una iniziativa forte di pressing ad ogni livello per arrivare alla loro realizzazione. Se pensiamo di continuare con lo stop alle auto, con l’obbligo di non accendere i caminetti o di abbassare i termostati, tutti divieti fra l’altro di difficilissimo controllo, forse ci metteremo un po’ in pace con le nostre coscienze ma non daremo risposte efficaci alle legittime preoccupazioni dei cittadini”.