Fondi per gli assi viari, nuovo esposto di Angelini (Pd)

16 dicembre 2015 | 12:04
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Fondi per gli assi viari, nuovo esposto di Angelini (Pd)

Dopo un esposto presentato a vuoto al consiglio superiore dei Lavori pubblici che ha risposto di non avere la competenza per giudicare la materia, il consigliere comunale del Pd a Capannori, Guido Angelini ci riprova e stavolta gira direttamente al ministero dei trasporti le perplessità sull’iter del progetto degli assi viari e soprattutto sulla loro finanziabilità. 
“Com’è noto – scrive nell’esposto Angelini – l’inserimento dell’opera in oggetto nella programmazione Mit-Anas e la relativa finanziabilità sono fondate sul presupposto che la medesima infrastruttura fosse stata già presente nel precedente programma Mit Anas 2007-2011: tale circostanza determina, pertanto, la legittimità di programmazione dell’opera e la relativa finanziabilità della stessa. Infatti Anas, nell’ambito della propria concessione, vede determinare dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze limitatamente agli aspetti finanziari) un contratto di programma che individua ‘gli obiettivi perseguibili per la gestione, la manutenzione'”.

“In merito all’effettivo inserimento dell’infrastruttura nel programma, è stato anche aperto il fascicolo 3821/2014 da parte di Anac, che ha richiesto al capo struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti ed al presidente di Anas, informazioni aggiornate sulle questioni attinenti alla fase economica – finanziaria dell’intervento medesimo e del suo inserimento negli strumenti di programmazione, in particolare nel programma Mit Anas 2007/2011. Nella nota di riscontro il presidente pro-tempore di Anas ha mancato di fornire il riscontro richiesto dall’Autorità circa l’effettivo inserimento dell’opera nel programma. Si rammenta – ricorda Angelini – che la questione dell’effettivo inserimento dell’opera nella programmazione Anas era già emersa nel corso dell’Inchiesta pubblica, voluta dall’amministrazione provinciale di Lucca, al termine della procedura di Via speciale. In data 13 novembre 2015 si è aggiunta alle varie richieste di chiarimenti una interrogazione a risposta in comissione di un deputato al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che ha ripercorso la contraddittoria ed incerta programmazione dell’infrastruttura in parola, che mina alla base la possibilità di realizzare la stessa ovvero di ottenerne legittimamente i finanziamenti. Si rileva che è necessario chiarire preliminarmente e pregiudizialmente quanto esposto. Appare infatti inutile, e fonte di spreco di pubblico denaro, continuare l’esame di un progetto non realizzabile né finanziabile. Ciò trova il propri fondamento giuridico nel principio dell’autotutela amministrativa, più volte richiamata dai soggetti che hanno effettuato le proprie osservazioni”.