Smog, incentivi a Capannori per caminetti meno inquinanti

10 gennaio 2016 | 09:49
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Smog, incentivi a Capannori per caminetti meno inquinanti

Un programma coordinato con gli altri comuni della Piana per mettere in campo iniziative strutturali per abbattere le polveri sottili e l’allarme inquinamento. E’ quello che ha in mente, per l’anno in corso, il sindaco di Capannori Luca Menesini. Gli sforamenti registrati dalla centralina Arpat di via Piaggia nel periodo invernale, infatti, hanno portato nuovamente alla ribalta il problema dell’inquinamento in quella che, per conformazione territoriale, Menesini chiama una “piccola pianura Padana”, con tutti i problemi connessi al ristagno dell’aria e delle polveri derivanti dalla combustione dei motori delle auto, dai riscaldamenti delle case e dai caminetti e dalle industrie.

Il 2016, dunque, sarà per Capannori un anno decisivo per far fronte, insieme agli altri Comuni limitrofi, al problema. E. come spesso accade, sarà questione di trovare le relative risorse.
In primo piano, per Menesini, la ricerca di una mobilità alternativa, che non sia fatta solo di auto private ma che permetta anche di spostarsi in sicurezza in bicicletta o con i mezzi pubblici. “Da parte nostra – ricorda Menesini – ci siamo impegnati molto per la costruzione di nuove piste ciclabili. Partiranno a breve i lavori per quella lungo la via Romana sul percorso della Francigena che collegherà Capannori a Lucca nella zona del nuovo ospedale. Completeremo poi la pista ciclabile Lammari – Lunata per poi iniziare a prevedere altri percorsi ciclabili protetti”. Fra questi anche il previsto percorso pedonale e ciclabile al centro del Comune collegato alla riqualificazione urbanistica di tutta quell’area che collega il municipio con la chiesa e che si ricondurrebbe direttamente alla pista già esistente in via del Casalino.
Sul tema del trasporto pubblico locale, invece, il problema è di risorse. Menesini non lesina qualche stoccata anche al presidente della Regione, Enrico Rossi, che con una missiva aveva invitato i sindaci a non “azzerare” il contatore degli sforamenti delle Pm10, quello che determina l’obbligo di prendere provvedimenti urgenti, con l’inizio del 2016: “Rossi – dice – non dovrebbe dirci come dobbiamo “contare” gli sforamenti, ma mettere in campo risorse ad esempio per implementare il servizio di trasporto pubblico locale. Nella nuova gara per il gestore unico regionale, ad esempio, sarebbe già stata prevista la navetta da Capannori a Lucca, che sta riscuotendo grosso successo e che probabilmente ci costringerà ad aumentare la dimensione delle navette o a introdurre nuove corse, ma se avessimo aspettato l’esito della gara saremmo ancora al punto di partenza. Invece la navetta esiste e si autofinanzia. Se esistesse un efficace sistema di trasporto pubblico locale per la Piana penso che molti preferirebbero lasciare l’auto a casa per utilizzare le navette negli spostamenti”. Il tutto anche nella prospettiva di nuove domeniche ecologiche in cui, nelle previsioni del governo, bisognerebbe anche prevedere il biglietto gratuito per i residenti. Come a dire altre risorse da reperire e destinare al servizio.
Infine il tema del riscaldamento privato. Il sindaco Menesini è già pronto a stanziare almeno 50mila euro per gli incentivi al passaggio dai caminetti tradizionali a strumenti più efficaci e meno inquinanti: “Ma se la risposta dei cittadini – dice – sarà massiccia non avremo problemi ad aumentare gli stanziamenti necessari”.
Un’azione coordinata e complessa, dunque, la cui efficacia sarà possibile valutarla solo nel medio periodo. E sempre che la posizione delle varie amministrazioni del territorio sia univoca. Perché gli effetti delle decisioni di un Comune incidono anche su quelli vicini. Menesini conclude ritornando sulla polemica dell’ordinanza sulle targhe alterne: “Chi – dice Menesini – si fa paladino del buon senso come Altopascio dovrebbe ricordare come l’obbligo di mettere in atto queste iniziative è previsto per i Comuni che l’hanno attuato. Poi è ovvio che si cavalca la strumentalizzazione politica, ma bisognerebbe pensare alle ricadute sui cittadini”.

Enrico Pace