Il Consorzio ad Angelini: “Se la suona e se la canta”
“Da sé se la suona e da sé se la canta. Senza alcun riscontro oggettivo, senza alcun elemento reale o supporto di opinioni e espressioni di consenso Angelini esprime la più ampia soddisfazione per il lavoro svolto da lui stesso, in assoluta e piena autoreferenzialità.
E per far questo cita degli esempi; peccato che proprio questi siano la piena dimostrazione del contrario: i risultati conseguiti e le cose fatte o sono atti dovuti o sono risultati conseguiti dall’amministrazione o dalla struttura consortile”. Questa la replica del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord all’intervento di Fortunato Angelini sulle affermazioni in merito all’efficacia dell’azione svolta dall’opposizione al Consorzio replica, con una sua nota ufficiale, all’intervento di Fortunato Angelini.
“Angelini cita alcuni temi – spiega il Consorzio – La trasparenza: essa è un atto dovuto, è regolata da una legge a cui tutti gli Enti si devono attenere, tanto più vi si attiene il Toscana Nord che è dotato di un sistema di gestione certificato che fa della trasparenza un principio cardine. La questione della sospensione del tributo per gli alluvionati del Carrione: forse Angelini dimentica che nell’ assemblea consortile sono presenti diversi consiglieri di quelle zone, il vice presidente Enrico Bertelli, gli amministratori Laura Bertoncini e Andrea Miglioli, il rappresentante del consiglio regionale Danis Santini. Essi hanno vissuto in prima persona gli eventi del 5 novembre 2014, e non hanno certo aspettato Angelini per farsi portavoce delle istanze di quei consorziati. Per quanto riguarda poi la questione dell’avanzo vincolato (comunque era vincolato al territorio della Versilia) e dei residui, il merito del buon esito è da ascrivere senz’altro alla struttura, agli uffici del Consorzio che con professionalità e competenza hanno saputo gestire come sempre, e senza bisogno di alcun sollecitazione (che anzi ha ritardato e appesantito il loro lavoro quotidiano), il pieno controllo dei conti e dei numeri, pur in presenza di strumenti economico finanziari più complessi del passato”.
“Certo – proseguono dal Consorzio – di fronte ad un Ente che ha eseguito direttamente o contribuito a realizzare lavori per 23 milioni di euro, che ha affidato opere a più di 80 imprese agricole e almeno altrettanti professionisti e ditte, che ha firmato accordi e convenzione con quasi 30 associazioni di categoria, ambientaliste per il controllo dei corsi d’acqua in un processo di partecipazione del governo del territorio più ampio e diffuso possibile il lavoro di Angelini appare francamente inadeguato. Ci si aspetterebbe da un ex amministratore di Consorzio un’opposizione più costruttiva, un’attenzione alle questioni strategiche agli obiettivi importanti da realizzare, un’opposizione che invece di ricercare visibilità personale sapesse cogliere le grandi sfide che il ruolo affidato dalla Regione ai consorzi sono davanti a noi che siamo rimasti gli unici interlocutori del cittadino in materia di difesa del suolo, insieme alla regione. Ma anche qui suona bene un proverbio: Chi si contenta gode, Infine, in merito alla nomina del direttore generale del consorzio 1 Toscana Nord, rassicuriamo tutti i cittadini: il direttore c’è e sta facendo un buon lavoro assieme all’amministrazione”.