False dichiarazioni per avere contributi: scoperti in 4

18 gennaio 2016 | 09:27
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False dichiarazioni per avere contributi: scoperti in 4

Furbetti delle agevolazioni nel mirino a Porcari. Nel corso di vari controlli svoltiĀ  negli ultimi mesi dello scorso anno dalle fiamme gialle di Lucca, con la collaborazione dell’assessorato al sociale e dell’ufficio servizi del Comune di Porcari, sono stati scoperti quattro residenti che avevano presentato nell’anno 2013 altrettante dichiarazioni sostitutive uniche (Isee), anche per conto del proprio nucleo familiare, fruendo di contributi di tipo sociale e di esenzioni scolastiche, senza tuttavia averne diritto. Le persone complessivamente sottoposte a controllo, segnalate o prese a campione sono state 16.

ā€œLa nostra amministrazione, i nostri uffici dei servizi alle persone – afferma Fabrizia Rimanti, assessore al sociale del Comune di Porcari – sono quotidianamente a fianco dei cittadini in difficoltĆ , cercando di rispondere alle esigenze e richieste presentate. Tuttavia ci rendiamo conto, a volte, che quanto dichiarato da qualcuno non risponde a veritĆ . Come ente pubblico ĆØ naturalmente nostro dovere, in questi casi ricercare e contrastare l’abuso per garantire il rispetto delle regoleā€.
ā€œSi tratta – conclude l’assessore – di un impegno importante anche perchĆ© eventuali irregolaritĆ , oltre a costituire un illecito, vanno a discapito dei cittadini che effettivamente si trovano in situazione di bisognoā€. La collaborazione e i rapporti intercorsi tra gli uffici comunali e la guardia di finanza di Lucca sono stati molto numerosi e si sono protratti da fine novembre fino alla vigilia di Natale compresa. Il comparto dei contributi di tipo sociale e delle esenzioni scolastiche ĆØ importante sia per la tutela degli interessi finanziari degli Enti erogatori sia per la difesa dell’equitĆ  sociale nella redistribuzione delle risorse pubbliche a sussidio dei nuclei familiari che versano in condizioni economiche meno favorevoli. Nei confronti dei soggetti responsabili, contestualmente all’elevazione delle sanzioni amministrative, poco inferiori a 21.000 euro, sono state avviate le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite.