Capannori, stralciati quattro siti per antenne telefonia

21 gennaio 2016 | 16:05
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Capannori, stralciati quattro siti per antenne telefonia

Cancellazione di quattro siti di telefonia mobile precedentemente previsti, allaccio a tre postazioni esistenti e solo due richieste di nuova collocazione. Questo, in sintesi, il contenuto del nuovo piano di telefonia mobile del Comune per il 2016 presentato ieri sera (20 gennaio) nel corso di un’assemblea pubblica svoltasi nella sala riunioni del Comune in piazza Aldo Moro per condividerlo con i cittadini prima del suo approdo in consiglio comunale a fine mese. Ad illustrare il documento è stato l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi con il supporto tecnico di un rappresentante di Polab. Francesconi ha innanzitutto spiegato che il nuovo piano è in sostanza un aggiornamento di quello del 2015, poiché non contiene novità eclatanti.

Rispetto al piano 2015 vengono stralciati quattro siti, perchè le compagnie telefoniche non hanno confermato l’interesse non ritenendole più strategiche. Si tratta dei siti del Polo tecnologico di Segromigno in Monte (H3G) e dei siti previsti al parcheggio di Matraia, nell’area comunale di Valgiano e nel parcheggio del cimitero di Petrognano (Wind). Riproposte inoltre tre postazioni: campo sportivo di Lammari (Telecom), campo sportivo di Vorno (Vodafone) e parcheggio del cimitero di San Leonardo in Treponzio (Telecom e Vodafone). I gestori telefonici chiedono, inoltre, di allacciarsi ad antenne già esistenti al parcheggio del cimitero di Marlia (Wind), al parcheggio del cimitero di Capannori (Linkem) e in via della Fraga a Marlia (Linkem). Soltanto due le richieste di nuova localizzazione da parte delle compagnie telefoniche che sono inserite nel piano 2016 ma non per questo è certo che saranno realizzate. Si tratta del parcheggio del cimitero di Lammari (Telecom) e del parcheggio del cimitero di San Ginese (Vodafone).
“Il piano comunale di telefonia mobile, adottato dalla nostra amministrazione a partire dallo scorso anno – afferma l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi – è l’unico strumento in nostro possesso per privilegiare la collocazione degli impianti in aree pubbliche lontane da luoghi sensibili come scuole e centri abitati, per tutelare innanzitutto i cittadini, ma anche il paesaggio. La legge nazionale attuale consente infatti ampi margini di manovra alle aziende di telefonia nella scelta dei siti dove installare le antenne e solo adottando questo documento possiamo indirizzare la scelta verso aree pubbliche più idonee per la tutela della comunità ed effettuare controlli sulle emissioni elettromagnetiche”.