Porcari, nasce comitato per riaccendere la centralina Arpat

28 gennaio 2016 | 16:40
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Porcari, nasce comitato per riaccendere la centralina Arpat

“Riaccendete la centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria a Porcari”. Questa la richiesta del comitato cittadino Pro-centralina di Porcari che si sta costituendo in questi giorni. A darne notizia è il portavoce, Francesco Ricci. “Da un semplice passaparola avviato sui social network la scorsa settimana ci siamo riuniti – spiega Ricci – ed abbiamo deciso di promuovere la costituzione di un comitato cittadino senza bandiere per far riaccendere la centralina del rilevamento smog presente a Porcari e che è stata spenta dal comune il 1 aprile 2014. Chiunque voglia aderire può farlo semplicemente scrivendo alla casella mail pro.comitatocentralinaporcari@gmail.com che abbiamo aperto allo scopo. Già una decina le persone che ci hanno manifestato la loro volontà di far parte diretta del comitato dando la propria adesione. Per raggiungere l’obiettivo che ci prefiggiamo – continua Ricci – non escludiamo di promuovere a breve una petizione popolare da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale”.

“Il costo per tenere accesa la centralina era di soli 15.000 euro annui. Davvero poca cosa – spiega il comitato – per un comune come Porcari che ha risorse importanti da gestire e si trattava comunque di risorse ben spese perché consentivano di avere un rilevamento della qualità dell’aria all’interno di uno dei territori più densamente industrializzati non solo della Provincia di Lucca ma molto probabilmente anche dell’intera Toscana. Basarsi sui dati della centralina che si trova a Capannori non ci pare assolutamente sufficiente: e questo non solo relativamente ai pm10, per il quale nel 2012 e nel 2013 la nostra centralina rilevava spesso dati peggiori di quella di Capannori, ma anche per altre sostanze inquinanti come l’ozono, non rilevato a Capannori a differenza di quanto avveniva a Porcari e del biossido di azoto, sostanza che necessita di campionamenti vicini alle fonti di emissione in quanto la relativa concentrazione nell’aria diminuisce in modo rilevante già a 1 chilometro di distanza. Confidiamo che i nostri concittadini ci appoggino in questa battaglia che è, ribadiamo, senza bandiere ma fatta solo ed esclusivamente nell’interesse del nostro paese”.