Carbonizzazione a Salanetti, opposizione chiede dati certi

15 febbraio 2016 | 12:55
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Carbonizzazione a Salanetti, opposizione chiede dati certi

Carbonizzazione a Salanetti, la polemica sbarca in Consiglio. A sollevarla, con una nota congiunta, sono i gruppi consiliari Alternativa Civica, Udc e Forza Italia.
“Le polemiche sollevate dai comitati cittadini e anche dal sindaco di Porcari – dicono i consiglieri –  non sono assolutamente da sottovalutare. Noi della coalizione del centrodestra di Capannori vorremmo che il sindaco e la giunta facessero chiarezza sullo stato dell’arte del nuovo carbonizzatore, in via di realizzazione a Salanetti, visto che ad oggi sono anche scaduti i termini per presentare eventuali osservazioni”.

“La cosa più offensiva – dicono dall’opposizione – per la cittadinanza e anche per gli amministratore di opposizione è la totale assenza di informazioni data dalla giunta Menesini, a dispetto di tutte le promesse fatte. Infatti sia il presidente del Consiglio Ghilardi, sia l’assessore all’ambiente Francesconi che la capogruppo del Pd, nonché presidente della commissione competente, hanno più volte promesso un consiglio monotematico sull’argomento, per altro mai convocato. Per di più alla nostra richiesta in commissione circa l’iter, la tecnologia e il procedimento, l’assessore competente ha risposto che il comune non ne sa assolutamente nulla e che la responsabilità dell’approvazione del progetto è della regione. E’ vero che il Comune non è l’ente competente per decidere ma non è possibile che non si siano prese informazioni su un impianto di questo genere, visto che non è mai stato fatto da nessuna parte e che il nostro territorio dovrebbe fungere da cavia”.
“Non essendo tecnici specializzati – dicono i consiglieri di opposizione – non possiamo certo entrare nel merito dell’impianto, però crediamo fermamente che i cittadini meritino delle risposte. Perché non si è mai realizzato il famoso impianto di compostaggio pubblico? Chi risarcirà l’amministrazione comunale dei mancati introiti derivanti dalla mancata realizzazione di un impianto, al tempo interamente finanziato, mai costruito? Undici anni or sono, Salanetti, secondo il Pd, era una ubicazione inadeguata, eppure la natura dell’impianto era certa, la gestione pubblica e i vantaggi economici per i nostri cittadini sarebbero stati enormi. Adesso, magicamente, il sito diventa adeguato dopo che Del Ghingaro promise che lo avrebbe spostato e per dieci anni si è divertito a individuare varie ubicazioni sempre inadeguate. Le emissioni che riverserà nell’aria non provocheranno un innalzamento delle sostante inquinanti, già troppo presenti nell’aria che respiriamo nella piana? Le tonnellate di rifiuto per mandare a regimo l’impianto dove verranno prese? Gli interrogativi sono tanti ed i profitti derivanti dalla gestione andranno esclusivamente ai privati. Cosa ne guadagnano i cittadini?”.
“Ancora una volta – chiude la nota –  l’incapacità del centro sinistra nel prendere decisioni politiche crea un danno evidente alle casse del comune e ai cittadini, aprendo la strada a logiche privatistiche che colmano un vuoto politico lasciato da una giunta ed un Sindaco che in questo modo, abdicano al proprio mandato. Tanto vale che il sindaco, vista la sua inadeguatezza, cominci a pensare seriamente alle proprie dimissioni, se come sembra, non è in grado di esercitare il proprio peso politico su scelte fondamentali per la gestione della cosa pubblica. Magari resti a fare il Presidente della Provincia, visto che in quel ruolo sembra si sia accorto della domanda sull’impianto e addirittura si finga da paladino per il rispetto dell’ambiente e delle procedure. Impegni che, come sindaco del Comune sul cui territorio dovrebbe essere realizzato l’impianto, non ha mai preso, con un necessario interessamento dei cittadini e del Consiglio Comunale.