Snai, si temono esuberi. La politica si mobilita

15 febbraio 2016 | 13:42
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Snai, si temono esuberi. La politica si mobilita
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Snai, si temono esuberi. La politica si mobilita
Snai, si temono esuberi. La politica si mobilita

Tante dichiarazioni di solidarietà e di vicinanza ai lavoratori e una task force istituzionale per garantire la situazione occupazionale alla Snai di Porcari. Questo l’esito, interlocutorio, dell’incontro che si è tenuto stamani in Comune a Porcari fra parlamentari, consiglieri regionali, sindaco di Porcari e presidente della Provincia con i sindacati per fare il punto sulla vertenza in corso nata dopo l’acquisizione da parte della Snai di Cogetech e Cogemat, due aziende con sede a Milano e a Roma che hanno subito fatto pensare, in attesa del piano industriale della società, ad una possibile delocalizzazione delle attività dell’azienda specializzata in scommesse sportive e videolottery, fra l’altro.

La riunione, che si è svolta a porte chiuse nonostante la richiesta di assistervi da parte della stampa presente, ha visto la partecipazione del presidente della Provincia, Luca Menesini, del sindaco di Porcari, Alberto Baccini, del sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti, dei consiglieri regionali Stefano Baccelli, Ilaria Giovannetti, Gabriele Bianchi ed Elisa Montemagni, dei parlamentari Deborah Bergamini e Raffaella Mariani, del consigliere provinciale Nicola Boggi, dell’assessore alle attività produttive del Comune di Lucca, Giovanni Lemucchi e dei rappresentanti delle Rsu della Snai, di Mario Rossi della Fiom e di Massimiliano Bindocci della Filcams Cgil.
I sindacati hanno messo subito sul piatto la necessità, da parte delle istituzioni, di un impegno concreto, al di là delle parole, ad essere parte attiva nella vertenza nei confronti dell’azienda. Finora, infatti, un passo ufficiale era arrivato dal solo sindaco Baccini che aveva già chiesto e ottenuto un incontro all’azienda per capire gli effetti sul territorio delle nuove politiche aziendale. Dalla riunione è emerso un impegno comune di tutti i presenti a chiedere un incontro alla Snai da tenersi prima del 29 di gennaio, data già fissata per la presentazione del nuovo piano industriale in Assindustria ai sindacati. Anche i rappresentanti dei cittadini, infatti, vogliono ora conoscere in tempo gli effetti sui livelli occupazionali delle strategie aziendali.
“Per noi oltre alla solidarietà è indispensabile un lavoro in sinergia con i rappresentanti degli enti locali regionali e i parlamentari, in modo da dare un segnale all’azienda”, hanno spiegato Rossi della Fiom e Bindocci della Filcams al termine dell’incontro. “L’obiettivo – hanno continuato i sindacalisti – con l’aiuto della pressione che può essere esercitata a livello politico oltre che sindacale, è quello di capire le intenzioni dell’azienda in termini di strategie occupazionali su Lucca e Piana”.
I rumours, infatti, parlerebbero di un rischio di trasferimento, se non di messa in mobilità, per circa 20-25 lavoratori del settore videolottery, visto che il centro di specializzazione ha sede a Milano. Il sindacato, a fronte di questo rischio, è invece già pronto a mettere sul piatto la proposta di riduzione dell’orario di lavoro per tutti i dipendenti per riuscire, nel caso si concretizzassero queste voci, a manterere il posto di lavoro a tutti i circa 450 addetti dell’azienda porcarese.
Per rafforzare la richiesta dell’incontro nei confronti dell’azienda verrà inoltre composta una task force locale e nazionale per gestire la situazione e per fare eventuali pressioni sulla società da qui alla data del 29. Non è esclusa anche una interrogazione parlamentare sul tema di cui l’onorevole Bergamini di Forza Italia si è dichiarata pronta a farsi promotrice.
Le azioni da parte delle istituzioni, in accordo con i sindacati, si svolgeranno su più piani: anzitutto il presidente Menesini invita a un incontro i vertici aziendali; i consiglieri regionali porteranno la vicenda all’attenzione del Consiglio e della giunta toscana; i deputati presenteranno un’interpellanza urgente in Parlamento al momento opportuno.
“Se un’azienda è grande – dice il presidente Menesini – lo è sicuramente per le intuizioni imprenditoriali dei suoi vertici, ma lo è anche per la passione e la professionalità con cui i suoi lavoratori contribuiscono agli obiettivi. Per questo motivo auspichiamo che Snai tenga conto, nell’elaborazione del piano industriale, delle richieste dei suoi dipendenti, dei sindacati e di noi istituzioni. Non resteremo passivi, perché rappresenta una realtà lavorativa troppo importante per la nostra provincia. Interverremo chiedendo azioni concrete al Governo, che sta dimostrando attenzione verso il tema dell’occupazione andando a inserire clausole sociali per le concessioni. I parlamentari, infatti, ci hanno rassicurato sulla linea che a livello nazionale le forze politiche condividono in questo ambito. Insieme agli altri, incontrerò la dirigenza Snai, certo che la tutela dei posti di lavoro è priorità per tutti”.
“Ho già incontrato l’azienda – dice il sindaco di Porcari Alberto Baccini – e ho ricevuto rassicurazioni. Detto questo, però, il nostro livello di attenzione sulla vicenda resta alto e sono molto soddisfatto dell’impegno che le istituzioni si sono prese a tutte i livelli. La Snai è una realtà importante non solo per Porcari che la ospita, ma per tutta la provincia. In particolare, ho accolto positivamente la presa in carico della questione da parte dei nostri deputati, visto che il Governo ha strumenti significativi per dare segnali certi verso chi non tutela i posti di lavoro. Auspico che il piano industriale che l’azienda presenterà sia in linea con le aspettative del territorio”.
Non solo solidarietà, dunque, dagli enti locali ma il tentativo di rendere il più concreto possibile l’apporto alla vertenza. E i lavoratori sperano di avere qualche certezza in più nelle prossime due settimane prima dell’incontro con l’azienda.