Carbonizzazione, Insieme si può: “Provincia è competente”

La competenza sulla procedura per l’eventuale autorizzazione dell’impianto di biocarbonizzazione a Salanetti è di Provincia e Comune. Lo sostiene il gruppo consiliare di Capannori, Insieme si può che al riguardo incalza il sindaco e presidente della Provincia, Luca Menesini: “Dai dati in nostro possesso – spiega Insieme si può -, risulterebbe che la procedura sulle osservazioni e le pratiche di autorizzazione sulla costruzione e l’avvio dell’attività dell’impianto di carbonizzazione che dovrà sorgere a Salanetti, non sono di competenza della regione Toscana, come forse qualcuno sperava. Considerato che la pratica dalla ditta Creo è stata avviata antecedentemente alla data del 1 gennaio 2016 – data con la quale queste procedure sarebbero passate di competenza all’ente regionale – ogni tipo di valutazione e naturalmente di decisione, resta in mano della Provincia e del Comune di Capannori”.
“Se così è, e i due enti ci smentiscano pure, riteniamo che, terminati gli scaricabarili, non vi siano più alibi per un definitivo chiarimento sul futuro di questa struttura da parte del presidente della Provincia e del sindaco del Comune di Capannori (che poi sono la stessa persona) abituato a guardarsi bene prima di affrontare un argomento così tanto delicato”, incalza il gruppo.
“Le frasi: ‘noi non ci possiamo fare niente’ oppure: ‘ci dispiace ma non è di nostra competenza’, non potranno più essere ripetute. Oggi presidente e sindaco devono dare risposte: il tempo è scaduto. I traccheggiamenti sistematicamente messi in atto, per evitare l’argomento, dovranno cessare e finalmente anche il consiglio comunale di Capannori, come da noi più volte richiesto, sarà chiamato a discutere l’argomento ed il sindaco dovrà comunicare ufficialmente quale posizione intende tenere in questa vicenda di grande impatto per il territorio e per i cittadini”.
“Non solo. Luca Menesini – aggiunge Insieme si può – dovrà spiegare, cosa che, ancora a distanza di un anno e mezzo non lo ha ancora fatto, nonostante si voglia far passare, a parole, da paladino della trasparenza, perché è rimasto finora in silenzio pur sapendo, in tempi non sospetti, cosa stava succedendo sul nostro territorio. Ci dovrà spiegare, inoltre, che fine ha fatto l’impianto di compostaggio pubblico, già finanziato, che pare sparito, volatilizzato. Ci dovrà spiegare Menesini, quale sarà il vantaggio economico e quali saranno, le garanzie di rispetto dell’ambiente, per i contribuenti di Capannori una volta realizzato l’impianto privato della Creo, rispetto ad un impianto pubblico per il trattamento dei rifiuti organici. Il rampante presidente sindaco, ha imparato velocemente l’arte del far finta di niente, ma la cittadinanza merita risposte da colui che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini”.