Prosegue in aula la lunga querelle fra noto veterinario e l’ex moglie

Si è tenuto oggi (22 febbraio) un altro passaggio in tribunale per la vicenda processuale che riguarda la conflittuale separazione fra il noto veterinario Alessandro Bianchi e la ex compagna Gabriella Cisoni, madre dei suoi tre figli. Una vicenda che risale al luglio dl 2012, periodo della separazione, e che da allora è sfociata in reciproche denunce. Questa mattina l’udienza ha riguardato il rinvio a giudizio a carico della donna riguardo alla conduzione dell’assistenza familiare e una serie di presunte trasgressioni alle disposizioni del tribunale dei minori. Oggi avrebbero dovuti essere sentiti i testimoni e Alessandro Bianchi, costituitosi parte civile in proprio e per conto dei tre piccoli bambini come parti lese ma l’udienza è stata rimandata al prossimo 3 ottobre. Da Bianchi, finora, sono partite ben 28 denunce a carico della Cisoni e oggi se ne sono aggiunte altre due.
“Spero che tutto questo abbia presto fine – dice il medico altopascese – Sono stanco e addolorato per ciò che i bambini da ormai tre anni sono loro malgrado costretti a subire. Spero che cessi questa esposizione mediatica a cui da troppo e non certo per mia volontà, vengono esposti. La costituzione di parte civile per conto dei bambini nei confronti della loro madre è stato un atto necessario e indifferibile per tutelarli. La reiterazione e la continuità di comportamenti lesivi e dannosi verso i bambini non ha lasciato alternative. Avrei preferito che la madre dei bambini optasse il patteggiamento come scelto da parte mia per evitare strascichi giudiziari che certo non fanno bene ai bambini. Mi auguro poi che il ricorso che ho presentato in Corte d’Appello e che sarà discusso il prossimo 8 maggio per la domiciliazione dei bambini al padre abbia adeguato accoglimento anche se ho sempre creduto che nessun genitore debba essere escluso dalla vita dei propri figli, ma anzi essere presente e attento nella quotidianità. Ma quando vengono a mancare le più elementari basi di una sana genitorialità e un genitore si sottrae ai propri compiti i tribunali devono prendere drastiche decisioni in merito. Da parte mia c’è sempre la speranza che l’altra parte si ravveda e recuperi le più banali norme di buon senso e di responsabile genitorialità”.
Il difensore di Alessandro Bianchi è l’avvocato Francesca del Carlo del foro di Lucca, a difendere la donna è l’avvocato Sabrina Serroni del foro di Prato.