Carbonizzazione, Forza Italia: “Vogliamo risposte”

28 febbraio 2016 | 08:09
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Carbonizzazione, Forza Italia: “Vogliamo risposte”

Biocarbonizzazione a Capannori, Forza Italia, con una lunga nota a firma del direttivo torna ad attaccare la maggioranza. Prendendo le basi dalla mancata realizzazione dell’impianto di compostaggio: “Questa triste storia – dice Forza Italia – esempio della mala-politica capannorese, comincia nel 2004 quando la giunta del Ghingaro riuscì, con la sua influenza (evidentemente allora il sindaco di Capannori aveva un peso), a stoppare la realizzazione dell’impianto di compostaggio. L’Ascit, in quell’anno, era appena stata incaricata della costruzione di tale impianto e approntò un progetto esecutivo che superava così i vincoli della pericolosità idraulica presenti sul sito ma alla giunta di centrosinistra, di cui Menesini faceva parte, non bastò e bloccò il progetto.La mancata realizzazione dell’opera comportò il pagamento, da parte della nostra azienda dei rifiuti, del progetto all’ingegner Surace, la perdita del finanziamento di circa 6 milioni di euro, già stanziati dalla Regione, e la perdita degli utili che la gestione dell’impianto avrebbe prodotto. Il risultato è che, per anni, i tir della raccolta differenziata dell’organico capannorese hanno girato per la toscana e per l’Italia alla ricerca di un impianto di compostaggio che li accogliesse con evidente aggravio dei costi nelle bollette dei nostri cittadini. E tutto ciò avvenne per un impianto di compostaggio che non produce nessun tipo di emissione…”.

“Adesso – prosegue la nota – dopo quasi dodici anni, di annunci, sprechi, mancati introiti, bollette salate e raccolte porta a porta, nello stesso posto (quello ad alta pericolosità idraulica) invece di un innocuo impianto di compostaggio gestito dal pubblico verrebbe costruito e gestito da privati un impianto di carbonizzazione. Apprendiamo dalla stampa che la struttura produrrà lignite con una potenzialità di 60mila tonnellate e ci viene promesso un processo pulito senza emissioni che ha solo vantaggi. Ma diversamente dal compostaggio il processo di carbonizzazione è un processo che non conosciamo, non sappiamo come l’organico sarà trasformato in lignite, non sappiamo come, una volta prodotta verrebbe utilizzata. Non sappiamo quali saranno le reali ricadute sul nostro territorio e quali effetti realmente produrrà la costruzione dell’impianto. Le emissioni che riverserà nell’aria non provocheranno un innalzamento delle sostante inquinanti, già troppo presenti nell’aria che respiriamo nella piana? Le tonnellate di rifiuto per mandare a regimo l’impianto dove verranno prese? La zona di Salanetti non è più classificata ad alta pericolosità idraulica? Gli interrogativi sono tanti ed i profitti derivanti dalla gestione andranno esclusivamente ai privati. Cosa ne guadagnano i cittadini?”
“In questo scenario – chiude FI – anziché trovare il modo di fare un minimo di autocritica e trovare queste risposte, il Partito Democratico trova il tempo di attaccare i nostri alleati di Alternativa Civica e più in generale l’intera opposizione, trincerandosi in una battaglia di retroguardia e nascondendosi dietro le competenze regionali. A tal proposito per quanto ci compete abbiamo già portato la questione dell’impianto fino in consiglio regionale. Il coordinatore di Forza Italia Toscana e capogruppo in regione Stefano Mugnai si è infatti interessato della situazione presentando un interrogazione in consiglio chiedendo informazioni sulla provenienza dei rifiuti, dati certi sulle emissioni e quando la Regione si esprimerà sul procedimento stesso. Vedremo come l’amministrazione di Capannori, ammesso che sia realmente interessata al tema in questione, riuscirà tramite il presidente Rossi, dello stesso colore politico, ad esercitare un ruolo significativo e ottenere risultati concreti”.