Montecarlo, un master plan per riqualificare le Mura

5 marzo 2016 | 12:40
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Montecarlo, un master plan per riqualificare le Mura
Montecarlo, un master plan per riqualificare le Mura
Montecarlo, un master plan per riqualificare le Mura
Montecarlo, un master plan per riqualificare le Mura

E’ stato presentato questa mattina (5 marzo) in comune a Montecarlo il master plan per riqualificare le Mura, alla presenza del sindaco Vittorio Fantozzi assieme alla giunta comunale, il sovrintendente di Lucca Luigi Ficacci assieme al funzionario Francesco Cecati e l’architetto Luigi Puccetti dello studio Rocco&Puccetti. Il progetto è stato studiato in sinergia tra Comune di Montecarlo, Sovrintendenza di Lucca e professionisti e rappresenta l’opera di base, inserita negli strumenti urbanistici, dalla quale avviare l’opera di recupero e valorizzazione nell’anno in cui Montecarlo festeggia i settecento anni dalla nascita del suo fondatore Carlo IV di Boemia. “Questa opera va iniziata entro l’anno 2016 – ha annunciato il sindaco Fantozzi -. E’ una promessa”.

Dopo la caduta di una porzione della cortina muraria della fortificazione, verificatosi nel marzo 2013 la Soprintendenza di Lucca ha richiesto ed ottenuto dal Ministero dei Beni culturali il finanziamento per l’attuazione di un primo intervento di presidio delle parti immediatamente adiacenti al dissesto. Questo intervento per l’amministrazione Comunale di Montecarlo, si colloca in un progetto strategico – di più ampio respiro – per il territorio, che vede come approfondimento l’elaborazione di uno strumento specifico: un master plan, parte integrante del nuovo piano strutturale, riconoscendo che le mura costituiscono un valore assoluto, identitario per i cittadini del Comune e per la Toscana nel suo insieme. Questa consapevolezza, ossia della valenza delle Mura quale bene collettivo a cui tutti devono concorrere e contribuire per la consegna alle generazioni presenti e future, impone la necessità di creare le condizioni per una valorizzazione in grado di assicurare le migliori possibili condizioni di fruizione e la godibilità, come concreta garanzia del loro mantenimento. Il master plan si pone questo obiettivo, e si articola in una fase analitico – interpretativa e in una fase più propriamente propositiva. Nella fase analitico – interpretativa si analizzano tutti quegli aspetti rilevanti e finalizzati a evidenziare lo stato dei luoghi, il contesto e le caratteristiche storico-culturali-ambientali.
Nello specifico l’analisi del contesto riguarda l’inquadramento territoriale del centro fortificato e delle Mura nel territorio comunale e più in generale le relazioni con i centri urbani principali e le infrastrutture della mobilità, nonché l’individuazione dei valori riconosciuti e condivisi dalla comunità montecarlese. Lo scenario in cui si colloca Montecarlo, la cura del suo territorio, il paesaggio urbano e le emergenze storico – architettoniche, ma anche i temi legati agli assetti delle colture del vino e dell’olio, dell’accoglienza che contribuiscono a caratterizzare il territorio. Non meno importante l’inquadramento urbanistico e la ricognizione sui Beni paesaggistici individuati con vincoli specifici, in particolare quello relativo al centro abitato ed area circostante nel comune di Montecarlo istituito per decreto nel 1964. Il complesso costituito dalla Rocca del Cerruglio e dalla ampia cinta muraria quattrocentesca che racchiude per intero l’abitato, colloca Montecarlo nella ristrettissima rosa delle Città fortificate europee. Nella fase più propriamente propositiva il tema dell’accessibilità e i percorsi diventa elemento progettuale strategico di valorizzazione sia territoriale che specifica del monumento.
L’individuazione delle potenzialità legate alle caratteristiche degli spazi verdi, la tutela dei percorsi esistenti intorno alle mura, ma anche di quelli da recuperare e implementare, nonché la valorizzazione delle piazze e degli spazi di aggregazione, i nodi strategici di accesso al territorio e al centro storico a partire dagli aspetti percettivi e di fruibilità in un quadro di ripensamento complessivo dei sistemi di mobilità e fruizione. L’evento crollo induce ad una riflessione anche sullo stato delle conoscenze e sulla documentazione in essere, relativa al monumento Mura ed in particolare alla cortina muraria evidenziando la necessità di completare il rilievo sistematico dell’intero complesso ma anche gli interventi necessari a medio e lungo termine per il loro recupero e mantenimento.
Con la redazione del master plan l’amministrazione ritiene di fornirsi di uno strumento in grado di raggiungere gli obiettivi di tutela e valorizzazione del monumento Mura di Montecarlo su cui definire progetti specifici. “Saniamo un disimpegno secolare delle municipalità montecarlesi – ha dichiarato il sindaco Vitrorio Fantozzi – dotandoci di uno strumento fondamentale per avviare il recupero e con esso la valorizzazione della cinta muraria. Il lavoro è stato portato avanti dall’amministrazione comunale, dalla sovrintendenza, dallo studio Rocco e Puccetti e dal nostro staff tecnico. Il progetto fa parte del piano strutturale. Ieri ho messo nelle mani del senatore Marcucci il master plan affinché lo Stato ci sostenga. Anche la Sovrintendenza faccia sentire la sua voce autorevole nelle sedi opportune”. “Esprimo tutto il mio compiacimento – ha detto il sovrintendente Ficacci, che ha tessuto lodi a questo paese – per la tenuta e la continuità che il territorio di Montecarlo manifesta in termini di conservazione e tutela. Rassicuro la comunità che mi farò carico di rappresentare queste istanze nelle sedi opportune”.
“Siamo in un contesto di globalizzazione – ha dichiarato il funzionario Cecati – e questo studio che viene presentato, oltre ad essere esemplare, restituisce una specificità alla comunità di Montecarlo. Emergono i valori, la cultura di un posto. E questo è ciò che dobbiamo valorizzare”.
“Valorizzare Montecarlo significa rendersi conto cosa è effettivamente Montecarlo – ha spiegato l’architetto Puccetti, che ha presentato il progetto dal punto di vista tecnico -. Entrare a Montecarlo da la sensazione di entrare in un paese diverso, molto curato, tenuto, con una cultura a sé. Di interessante per quanto riguarda la fruibilità e l’accessibilità, abbiamo pensato a tre porte, metaforicamente intese come punti di accesso a Montecarlo: Mencarini, Fornace e San Salvatore. Sono percorsi che fanno accedere il cittadino al territorio. L’amministrazione dovrà poi progettare dei percorsi fruibili. Ringrazio l’amministrazione comunale che mi ha dato l’opportunità di lavorarci sopra, l’ingegner Cecati e gli architetti che hanno collaborato con noi”.

Mirco Baldacci