Marchetti: “Non paghiamo la campagna elettorale di Tori”

19 marzo 2016 | 10:12
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Marchetti: “Non paghiamo la campagna elettorale di Tori”

“Ci dispiace, ma non possiamo offrire come Comune a Tori attrezzature e soldi per la sua campagna elettorale”. Lo spiega Maurizio Marchetti, sindaco di Altopascio, commentando una richiesta del consigliere comunale Matteo Tori, protocollata il 17 marzo, che, secondo Marchetti, “rimarrà nella storia”.

“Nella mia esperienza amministrativa – spiega il sindaco – ne ho viste molte, ma questa le supera tutte per distacco. Infatti nella lettera si legge: Il sottoscritto Tori Giovanni Matteo, in qualità di consigliere comunale, in vista delle elezioni comunali 2016, chiede che gli siano messe a disposizione, a titolo gratuito, attrezzature e quant’altro utile a svolgere attività di propaganda elettorale. In attesa di una risposta, distintamente saluto. Non ci sono parole per descrivere quanto scritto da Tori. Se provenissero da uno che si presenta la prima volta, magari giovane e ingenuo, potremmo archiviarla con un sorriso e una spiegazione, ma nessuno l’ha mai fatto, per evidenti motivi. Quando anche i bambini sanno che le regole della campagna elettorale sono rigide e comportano anche l’apertura di fascicoli alla Procura laddove si paventino utilizzi di denaro o strutture pubbliche per la campagna elettorale, arriva questa lettera. Da Matteo Tori, che si candida ininterrottamente dal 1983 a ogni elezioni purtroppo per lui con risultati sconfortanti, non me lo aspettavo, anche se a pensarci bene è l’unico nella storia del comune di Altopascio a essere estromesso dalla consultazione per irregolarità nella presentazione della lista. In questo caso vuole ufficio e magari soldi per la campagna elettorale. Inutile dire che la questione si commenta da sola e certifica che, evidentemente, ci sarebbe bisogno di un po’ di riposo. Facessimo come dice lui, a parte andare contro la legge, vi immaginate cosa succederebbe? Se si candidano 200 persone, dovremmo allestire 200 uffici e erogare finanziamenti a tutti? La legge prevede spazi gratuiti e opportunità di farsi conoscere, ma nessuno aveva mai pensato che il comune dovesse offrire quello che chiede Tori a ogni candidato”.