Le camelie di Isabel Pacini in mostra a Dresda

20 marzo 2016 | 10:23
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Le camelie di Isabel Pacini in mostra a Dresda

Mentre la Mostra delle Camelie volge al termine il viaggio delle tele di Isabel Pacini, dedicate al simbolo del Compitese e di Capannori, continua inesorabile. Dal 27 febbraio scorso, infatti, fino al 30 aprile, la natura delle colline nostrane sarà ospite nel cuore della Germania, precisamente a Dresda, nel castello di Pillnitz. Ad essere catturati dal pennello della pittrice franco-belga, che con le sue opere contribuisce ad esportare la camelia e la mostra nel mondo, sono corolle, petali e altri variopinti dettagli delle infinite varietà di questa pianta. Questo il fil rouge dell’esposizione Cuore di Camelie, che rimarrà aperta al pubblico fino a sabato 30 aprile.

“Dopo Lucca e Locarno, il mio tour espositivo si arricchisce di una tappa assolutamente non casuale – dichiara l’artista -. Il capoluogo sassone è infatti ampiamente conosciuto dai pollici verdi di tutto il mondo grazie all’antichissima pianta di camelia situata nel parco del Castello di Pillnitz. Si tratta di un esemplare di oltre 250 anni che vanta un’altezza di quasi 9 metri e un diametro di circa 11. Esporre in una location di questa importanza rappresenta per me un’occasione unica: grazie a un simile contesto la forza espressiva dei miei dipinti sembra essere moltiplicata, capace di un impatto emotivo potenziato. A propormi di esporre in Germania è stato Wolfgang Friebel, rappresentante della delegazione tedesca che ogni anno è ospite della mostra Antiche Camelie della Lucchesia – prosegue Pacini – Ho accolto con immenso piacere il suo invito. A rispondere positivamente e con grande entusiasmo sono stati anche il Centro Culturale Compitese, organizzatore della mostra annuale dedicata alla camelia, e il Comune di Capannori, che da tempo sostiene l’evento. Rappresentanti di entrambi gli enti, tra cui anche il sindaco Luca Menesini e un intrerprete dell’amministrazione capannorese, erano presenti con me all’inaugurazione dell’esposizione. Per l’occasione non sono mancate presenze istituzionali tedesche, tra cui in particolare il sindaco di Pirna, Klaus-Peter Hanke. Far conoscere il mio modo di dipingere al di là delle Alpi – continua Pacini – mi consente di ampliare i miei orizzonti, sottoponendo le mie tele a uno sguardo internazionale. Certo, confrontarsi con un pubblico differente da quello consueto e ormai affezionato rappresenta sempre una sfida, un mettersi in discussione di fronte a nuove reazioni e nuove opinioni. Si tratta però di una prova eccitante, foriera di input e stimoli che porterò a casa, per proseguire il mio percorso artistico con ancora più entusiasmo”.
Il pensiero di Isabel è infatti già proiettato al futuro, a quel pennello e a quella tela bianca che la attendono al ritorno da Dresda. All’orizzonte ancora camelie: un amore e una passione troppo forti per spingerla ad abbandonare un soggetto che sembra offrirle ancora tanto da indagare. “Prima di concentrarmi sui fiori – precisa -, ho sperimentato ed esplorato diversi temi: dai paesaggi, ai ritratti, fino alle nature morte. Niente però è stato come le camelie. Si tratta infatti di un soggetto unico, ma al contempo eterogeneo, che apre la strada a infinite possibilità: non c’è infatti un fiore che sia uguale all’altro. Con questo filone floreale, che ha visto la luce alla fine degli anni Novanta, proprio al tempo del mio trasferimento da Parigi a San Ginese di Compito, ho inoltre trovato la mia paletta di colori favorita: i toni dei rossi e dei rosa che utilizzo, vivaci e pieni di felicità, calore e passione, riescono a rispecchiare al meglio quello che voglio trasmettere con la mia pittura”.
Per chi non potesse andare fino a Dresda, è possibile ammirare le foto dei quadri di Isabel Pacini sul suo sito.