Pisani: niente impianto biocarbone se si smaltiranno fanghi

24 marzo 2016 | 14:00
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Pisani: niente impianto biocarbone se si smaltiranno fanghi

“Non c’è speranza di sorgere a Capannori per l’impianto di carbonizzazione se non sta dentro la strategia Rifiuti Zero. Probabilmente qualcuno non ha capito cosa significa questa affermazione e allora la traduco: se risulterà che l’impianto tratterà fanghi lo respingeremo serenamente al mittente, che vada a realizzarlo da un’altra parte. Questa posizione l’abbiamo detta in modo chiaro fin dall’inizio. L’ha detto il sindaco Luca Menesini e l’hanno detto tutte le forze politiche di maggioranza. Pertanto il tentativo continuo e costante di fare allarmismo lo trovo sterile e poco serio, soprattutto perché quando c’è stata la concreta possibilità giuridica-amministrativa di chiedere chiarimenti e approfondimenti specifici al progetto dell’impianto di carbonizzazione lo abbiamo fatto soltanto noi di maggioranza”. A tornare sul tema dell’impianto di carbonizzazione è la capogruppo Pd in Consiglio Comunale Silvana Pisani, che sta seguendo con attenzione, insieme al sindaco e all’assessore all’ambiente Matteo Francesconi, l’iter in corso per l’assoggettabilità a verifica di impatto ambientale dell’impianto proposto dalla società Creo.

“Chi urla in piazza e sui giornali ma poi non compie alcuna azione concreta per tutelare gli interessi dei cittadini e del territorio non svolge in modo corretto e trasparente il proprio ruolo di consigliere comunale – continua Pisani –. Si tratta di un impianto che sarà valutato da chi ne ha la competenza con la massima serietà ed attenzione. Per noi Rifiuti Zero non è un ideologia, ma uno stile di vita, una visione politica, un modo concreto di amare il territorio. Posto che non abbiamo pregiudizi, abbiamo però idee chiare del rispetto dell’ambiente, della qualità dell’aria e della tutela dei cittadini. Per questo, infatti, come maggioranza abbiamo presentato osservazioni motivate e particolareggiate al progetto, insieme a Legambiente, Comitato di Zone, Arpat Lucca, Usl 2 Lucca, Acque spa, Aquapur, Autorità di Bacino Arno ed altri che hanno ritenuto opportuno partecipare, dando il proprio contributo, all’interno del procedimento tecnico di valutazione dell’impianto. Adesso attendiamo di conoscere il parere del gruppo tecnico regionale sul progetto, tenuto conto anche delle osservazioni pervenute. Quando si amministra ci vuole serietà e responsabilità, perché gli interessi della comunità non si fanno con le parole o la demagogia ma con i fatti”.