Asilo di Lammari, opposizione all’attacco: “Comune responsabile”

9 aprile 2016 | 14:24
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Asilo di Lammari, opposizione all’attacco: “Comune responsabile”

Asilo nido di Lammari: Alternativa civica centrodestra, Forza Italia e Udc passano all’attacco congiunto. I gruppi consiliari di opposizione si scagliano oggi (9 aprile) contro l’amministrazione comunale di Capannori, per la chiusura dell’edificio. “Una commissione tecnica d’inchiesta, composta da professionisti esterni – si legge nella nota diffusa oggi – che non abbiano rapporti di lavoro o collaborazioni dirette o indirette con l’amministrazione comunale di Capannori, che possa stabilire le responsabilità delle aziende e dei responsabili dei lavori di costruzione dell’asilo nido di Lammari. E’ ciò che chiederemo insieme alla mozione di sfiducia al sindaco, per lo scandalo di una struttura appena inaugurata e già chiusa per problemi di stabilità. Una vera e propria vergogna per la quale devono essere individuati i responsabili”.

 I gruppi consiliari di opposizione però non si fermano qui: “Oltre alla questione tecnica, vogliamo che i cittadini siano messi a conoscenza delle gravi responsabilità politico-amministrative di ciò che è successo, perché le dichiarazioni furiose del sindaco, tese solo a scaricare la colpe su altri, non bastano. Chi doveva controllare? Forse chi non c’era o chi aveva importati responsabilità amministrative come Menesini? Siamo certi che l’attuale così come la precedente amministrazione comunale abbiamo gravissime colpe per ciò che è successo, inutile nascondersi dietro proclami che hanno il sapore della presa in giro. Chi ha amministrato e ci amministra oggi, è stato più interessato all’inaugurazione di questa struttura che alla sua solidità. Sono state fatte le corse per permettere al sindaco Menesini, di poter inaugurare la scuola in piena campagna elettorale – 7 maggio 2014 – solo per una questione di immagine, solo per far vedere la propria bravura per arrivare ad oggi e dimostrare di fronte a tutti la totale incapacità di controllo e di verifica sulla struttura costruita con i soldi dei contribuenti. Oggi la cittadinanza di Capannori, chiede che tecnici e politici debbano pagare, son solo i danni materiali ma anche quelli d’immagine, causati da incapacità, leggerezze e inettitudini”. 

La nota si chiude così: “Rileggendo la documentazione, abbiamo anche rilevato che nella determina dirigenziale a firma dell’architetto Stefano Modena nr. 987 del 22 luglio 2014, l’amministrazione aveva impegnato 21.800 euro per opere di impermeabilizzazione della struttura. Questo testimonia che già in quel momento, si era a conoscenza delle gravi condizioni di instabilità idrologeologica del terreno, ma evidentemente per incapacità progettuale con avallo, evidentemente, dei responsabili amministrativi si è andati avanti pensando che tale rattoppo tecnico potesse sistemare una situazione che nel tempo ha portato ai fatti gravi di oggi. Rileviamo anche un altro fato che ci fa amaramente sorridere. Attraverso la determina dirigenziale nr. 447 del 8 aprile 2016, a firma della dirigente Elisabetta Luporini, con la quale si sposta urgentemente la sede della scuola in altri due distinti plessi, si legge tra l’altro: ‘si ritiene di trasferire temporaneamente le attività educative dall’Asilo Nido Cosimo Isola in appositi spazi individuati nelle strutture sopra citate, in modo tale da garantire al Consorzio So&Co lo svolgimento delle attività di cui alla Concessione loro affidata’. Come dire importante è garantire So&Co, la sistemazione dei bambini è un problema secondario”.