Alternativa civica Cd: “Menesini risponda su asilo Lammari”

16 aprile 2016 | 14:59
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Alternativa civica Cd: “Menesini risponda su asilo Lammari”

Alternativa civica centrodestra Capannori interviene oggi (18 aprile) sulle vicende asilo nido di Lammari e carbonizzatore e sulla relativa posizione del sindaco Luca Menesini. “Dobbiamo purtroppo rilevare – si legge – che il primo cittadino persegue sulla strada intrapresa sin dall’inizio del suo mandato: cioè quella di sottrarsi alle domande che gli vengono poste. Anche in questo caso, così come è avvenuto per gli interrogativi posti sul carbonizzatore, dando mandato alla fida segretaria Pd – immediatamente premiata con un assessorato che ha fatto sobbalzare la maggioranza – ancora una volta, si rivolge alle proprie truppe cammellate che tentano di difendere, l’indifendibile. E’ così che leggiamo le note dei fidati alfieri che inveiscono contro i consiglieri di opposizione che evidentemente toccano nel vivo il problema”.

La nota, redatta da Giada Martinelli e Mauro Celli, prosegue così: “Qualcuno ci vuole spiegare se un assessore ai lavori pubblici, con responsabilità di vice sindaco e in procinto di diventare sindaco, non abbia avuto alcuna voce in capitolo su un progetto così importante che avrebbe dovuto dare lustro ad una amministrazione? Non è forse vero che è stata fatta qualsiasi cosa, per inaugurare una struttura in piena campagna elettorale pro-Menesini, rimasta successivamente ferma per più di un anno? Forse chi ha preso la parola vuol dirci tra le righe che le responsabilità politico/amministrative sono di altri in quelle giunte? Forse chi aveva deleghe legate all’edilizia scolastica? Forse ex assessori che hanno preferito lasciare o chi oggi ricopre altri incarichi o magari ha raccolto questa responsabilità? Se il vice segretario Pd intende dire questo, lo faccia chiaramente, senza parlare tra le righe ed esprima esplicitamente cosa intende dire.
Serietà, se ci è permesso, non significa togliere dalla retta delle famiglie i due giorni di chiusura del nido. Questo significa dare uno schiaffo alle famiglie coinvolte, loro malgrado. Questo è prenderle in giro. Serietà significa non continuare a dire che il sindaco ha avuto il coraggio di chiudere.
E’ vero che le opere le fanno i professionisti, dai quali oggi non aspettiamo risposte. Ma è anche vero che forse un amministratore serio avrebbe potuto fare meglio il suo lavoro, individuando una zona più consona da un punto di vista idrogeologico (a proposito chi era l’assessore che al tempo si occupava di assetto idrogeologico?). Un amministratore che forse avrebbe potuto chiedersi ed informarsi se in un’area come quella questo tipo di struttura poteva andare bene. Un amministratore poteva chiedersi come mai il piano della scuola medie era superiore evidentemente a quella del nido. Poteva chiedersi se era proprio il posto adatto – e magari spendere meno i soldi pubblici – con tutta quella serie di determine di spesa – compresa l’impermeabilizzazione della nuovissima struttura (determina 987 del 22 luglio 2013) fino addirittura l’invasione di insetti con immediata richiesta di disinfestazione e monitoraggio contro una colonia di formiche poreniae (determina 837 del 22 maggio 2014). Non ci si poteva chiedere di utilizzare tutto il tempo a disposizione per portare avanti la costruzione con maggior attenzione e sicurezza visto che la somma donata (50 mila euro) e finalizzata all’acquisto del terreno necessario per la realizzazione del nuovo asilo nido (ai quali il comune ha aggiunto 10 mila euro) prevedeva il termine per la sua costruzione entro il 31 dicembre del 2014 (come da delibera di giunta nr. 281 del 22 dicembre 2010). Ci chiediamo: come mai tutta questa fretta? Forse incombeva la campagna elettorale ed era indispensabile fotografarsi al taglio del nastro?”.