Capannori, 7 esuberi alla farmacia di Marlia

19 aprile 2016 | 15:49
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Capannori, 7 esuberi alla farmacia di Marlia

Farmacia di Marlia, via alla vertenza dopo la vendita all’asta. Ad annunciarlo Massimo Dinelli della Filcams Cgil: “A metà febbraio – dice il sindacalista – è stata aggiudicata la vendita all’asta della farmacia 24 h di Marlia di proprietà della Diadema Sas e degli studi medici annessi della società Sibegi entrambe società del gruppo Lemmi in fallimento. Sono stati fatti i passaggi consultativi preventivi l’atto di acquisto tra le parti coinvolte e la Filcams Cgil, organizzazione sindacale che rappresenta i lavoratori, all’esito dei quali i curatori fallimentari titolari in esercizio provvisorio hanno confermato la volontà di procedere con la totalità dell’organico in forza fino al momento del passaggio alla ditta aggiudicataria, mentre i rappresentanti di quest’ultima hanno dichiarato fin da subito di voler tagliare il costo del lavoro licenziando, mantenendo soltanto circa la metà del personale tra farmacisti, impiegati e commessi, dei quali sono già stati anticipati anche i nominativi scelti tra l’altro con criteri discutibili e discrezionali”.

“Si passerebbe – dice – da un organico di 15 persone ad uno di 8 per quanto riguarda la farmacia. Tra i motivi alla base dell’esubero, ci sarebbero il subentro della farmacista nuova titolare e presumibilmente di familiari, ma soprattutto la volontà di richiedere la riduzione dell’orario di apertura dalle attuali 24h alle 12/13 ore giornaliere, con rotazione a quel punto per tutte le farmacie del comune di Capannori del turno notturno e sul festivo, oltre che la scelta di esternalizzare i servizi amministrativi e di pulimento, oggi garantiti dal personale interno alla farmacia. Per quanto attiene invece agli studi medici, si è parlato per supposizioni, del mantenimento a gestione diretta della nuova titolare del piano inferiore adibito ai medici generici e di eventuale affitto o cessione del piano superiore degli specialisti ad altre società, ma ancora oggi non abbiamo indicazioni precise, quindi anche il futuro delle 4 dipendenti che lavorano negli studi medici rimane un’incognita. La rigidità delle posizioni assunte non ci ha permesso almeno in questa fase, di poter negoziare misure alternative ai licenziamenti paventati per la gestione degli esuberi, di conseguenza dopo aver informato i lavoratori, non abbiamo avuto altra scelta che la mobilitazione. Abbiamo dunque inviato alla prefettura di Lucca comunicazione per l’attivazione della procedura di raffreddamento prevista in questi casi nel settore dei servizi essenziali col coinvolgimento di tutte le parti interessate tra cui l’Asl 2 di Lucca, il Comune di Capannori, e la associazione dei farmacisti, oltre ovviamente alla curatela e la presunta nuova proprietaria”.
“Riteniamo che sia ingiusto da parte di chi diventerà titolare della farmacia, anticipare posizioni che determinerebbero la perdita del reddito per diverse famiglie ed un servizio sicuramente peggiore per i cittadini, abituati alla garanzia di un’apertura no-stop, sopratutto su un territorio centrale come quello del Comune di Capannori che raccoglie molti utenti provenienti anche dalla Mediavalle, oltre che dalle zone della Piana. Per tanto confidiamo che con atto di responsabilità, la nuova proprietà manifesti in sede istituzionale la volontà di garantire l’aspetto sociale, che può essere anche il volano di una florida attività commerciale. Non escludiamo anche l’utilizzo degli ammortizzatori sociali esperibili, alcuni proprio di recente attuazione, o comunque di tutte quelle soluzioni che servano allo scopo. La Filcams Cgil per i lavoratori, per Marlia e per la piana di Lucca non ci sta a perdere un servizio come quello della farmacia diventata riferimento per tante persone”