Incendi Compitese, Menesini: “Pronto a ordinanze dure”

19 aprile 2016 | 11:25
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Incendi Compitese, Menesini: “Pronto a ordinanze dure”

Incendi nel Compitese, il sindaco Menesini pronto a ordinanze “dure” per limitare il fenomeno. Il primo cittadino è categorico nell’apprestarsi a contrastare un fenomeno che è iniziato ben prima della stagione calda: “Non è accettabile – dice – che ettari di bosco siano bruciati per distrazione, dilettantismo, piromania, o qualsiasi altra ragione. Così non va, questo non possiamo permettercelo. Lo dico subito e lo dico chiaro, perché poi non voglio proteste se risulterà necessario prendere provvedimenti di un certo tipo, tipo siglare un’ordinanza che vieta l’abbruciamento sempre, in qualsiasi periodo dell’anno. Come primo cittadino sto portando avanti un’azione seria di contrasto alle polveri sottili, ma allo stesso tempo non ho ritenuto corretto penalizzare la categoria degli agricoltori, che rappresentano un’opportunità anche per i giovani che cercano lavoro. Per cui sugli abbruciamenti, non appena abbiamo potuto poiché finito il pericolo degli sforamenti delle Pm10, abbiamo consentito di bruciare le potature”.

“Una scelta che ritengo sensata – dice Menesini – affiancata dalla decisione di scommettere, per la lotta anti-smog, su altre misure come l’ammodernamento dei caminetti e la realizzazione di domeniche ecologiche con pullman e navette gratuite a disposizione dei cittadini. Questo per quanto concerne misure immediate, mentre è già costituito un tavolo tecnico che coinvolge i territori della Piana di Lucca e della Valdinievole che sta lavorando alla costruzione di misure più strutturali per contrastare l’inquinamento dell’aria. Sul fronte degli abbruciamenti, quindi, come sindaco di Capannori ho tenuto una linea che non fosse troppo dura verso coloro che si occupano dei nostri terreni, di chi si prende cura dei campi e degli oliveti. I dati che ci mostrano i Vigili del Fuoco, però, ci dicono che siamo quasi a 30 incendi, a livello regionale, causati da abbruciamento di potature”.
“Numeri alti – prosegue Menesini – che mi fanno preoccupare e che mi portano a dire subito cosa penso in modo che le associazioni di categoria del mondo agricolo e chi lavora la terra possano avviare un percorso perché questo fenomeno si interrompa sul nascere. Chiedo a tutti, infatti, di fare la propria parte nell’informare sulle regole base per bruciare le sterpaglie; do la mia disponibilità alle associazioni di categoria per fare insieme un vademecum, magari pensiamo anche alla realizzazione di corsi che insegnano a fare questa pratica. Da parte mia, prima di passare alle maniere forti vietando gli abbruciamenti 12 mesi su 12 – e sarò costretto a farlo se saranno causa della perdita di ettari di bosco nelle nostre colline – sto valutando l’opportunità di fare un’ordinanza che vieta gli abbruciamenti nelle ore più calde della giornata. Allo stesso tempo chiedo ai volontari della Protezione civile – che ringrazio di cuore per l’amore e la passione con cui lavorano per spegnere le fiamme e salvare più ettari di bosco possibile – di iniziare già da adesso una grande azione di prevenzione del fenomeno con la loro presenza nelle aree boschive più a rischio. Salvaguardare i nostri boschi è un gesto d’amore per la nostra comunità, invito tutti a compierlo ogni giorno”.