Altopascio, bufera in consiglio sul segretario del Comune

Dal no alle unioni civili fino allo scontro sul segretario generale del Comune. L’ultimo consiglio comunale prima del voto ad Altopascio si chiude all’insegna della tensione, con la maggioranza che esce dall’aula quando arriva il momento di discutere una mozione del consigliere Tori sul segretario comunale. Ma sulle unioni civili la maggioranza, allora presente nel consesso, si è manifestata compatta nel no. “La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società” e come tale “ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato”. Recita infatti la mozione presentata ieri (19 aprile) dal consigliere comunale di maggioranza Simone Marconi (Lega Nord) nell’ultimo consiglio comunale di Altopascio prima delle elezioni amministrative che si terranno il 5 giugno. La mozione è stata votata dall’intera maggioranza. Un segnale politico che il civico consesso della cittadina del Tau ha voluto lanciare, inserendosi con questa presa di posizione all’interno del dibattito corrente sulle unioni civili. Un segnale di opposizione soprattutto contro la teoria del gender.
E contro ogni tentativo di introdurre nell’ordinamento civile ogni altra forma di famiglia che non sia quella tradizionale. Voti contrari dalla minoranza di centrosinistra, che ha visto respingersi tutti gli emendamenti. Astenuto Matteo Tori di LiberAltopascio. All’ordine del giorno c’è stata anche la mozione firmata da Tori che chiedeva la sospensione delle deleghe al personale e all’attività anti-corruzione assegnate al segretario comunale, a causa dell’indagine che lo avrebbe coinvolto a Grosseto. La mozione è stata slittata all’ultimo punto poiché il consigliere Tori è arrivato tardi in aula. Arrivati alla discussione della mozione, la maggioranza è uscita compatta dal civico consesso per far mancare il numero legale. A quel punto è scoppiata la bagarre tra Tori, il segretario comunale Fimmanò e il presidente del consiglio comunale Orlandi.
“Il nostro gruppo si sarebbe astenuto nella mozione presentata dal consigliere Tori riguardante la posizione del segretario generale, poiché, essendo firmatari della segnalazione ad Anac, riteniamo sia opportuno – ha detto il consigliere Pd Toci – attendere la pronuncia di questo organo di garanzia. C’è da dire che mai si è visto un atteggiamento così vergognoso da parte della maggioranza che alzandosi ha impedito la discussione e il voto. Di cosa avevano paura? Perché non hanno difeso le loro ragioni, spiegando perché le deleghe di responsabile anticorruzione non siano state tolte ad un segretario comunale rinviato a giudizio per reati contro la pubblica amministrazione? Non avevano i numeri per respingere la mozione?”.
Mirco Baldacci