Alternativa attacca: “Carbonizzatore, neanche Ercolini è d’accordo”

27 aprile 2016 | 14:05
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Alternativa attacca: “Carbonizzatore, neanche Ercolini è d’accordo”

Se il numero uno del centro rifiuti zero di Capannori, Rossano Ercolini, dice no all’impianto di carbonizzazione che farà ora l’amministrazione comunale? E’ la domanda che si pone l’opposizione di Alternativa Civica – Insieme si può che sul tema torna alla carica.

“Ci viene da pensare, in base a quanto dichiarato dal primo cittadino, che se è contrario colui che gestisce il centro di ricerca, come fa l’amministrazione ad essere favorevole? In fondo è sempre stato detto che se l’impianto non fosse stato compatibile con la strategia rifiuti zero portata avanti dal comune di Capannori non se ne sarebbe fatto niente – incalza l’opposizione -. Allora come la mettiamo?”.
“Quanto meno – continua Alternatica civica – sembra che ci sia qualcosa da rivedere. In fondo l’opinione di Rossano Ercolini è più che autorevole. Ci permettiamo però di rilevare che nell’estate del 2014 siamo stati noi della lista civica a trovare nei meandri dei documenti della provincia di Lucca una richiesta di autorizzazione alla Via da parte della ditta Gielle e quindi non è stato Rossano Ercolini a segnalare il pericolo, come lo ha definito lui stesso. Lo avrebbe potuto fare precedentemente, ma non lo ha fatto”.
“Infatti, in diverse assemblee pubbliche Ercolini ha più volte dichiarato che sia lui che l’attuale sindaco erano a conoscenza del progetto già dal dicembre del 2013 – prosegue Alternativa -, prima che la questione impianto venisse fuori pubblicamente. Ci chiediamo allora, perché questa mancanza di trasparenza nei confronti dei cittadini parlandone subito? In fondo era una cosa che riguardava l’intera comunità, non solo capannorese, ma nessuno si preoccupò di diffondere la notizia. Forse le elezioni che incombevano hanno consigliato di tacere?”.
“I cittadini di Capannori meritano risposte – continuano – non è più plausibile prendersi gioco di loro. Ci auguriamo pertanto che il centro di ricerca rifiuti zero e il suo rappresentante, al quale abbiamo sempre riconosciuto onestà intellettuale, vigilino su questo progetto così come potete essere certi faremo anche noi. Le notizie di oggi poi, da cui emerge che l’Arpat regionale non trova sostanziali differenze tra il precedente progetto Gielle e quello attuale della Creo ci fanno sorgere il sospetto che si continui a discutere sul nulla. Se non andava bene il primo non va bene neanche il secondo. Perché allora la provincia, la regione, il comune non prendono il toro per le corna e affrontano una seria discussione chiarificatrice, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista politico?”.
“Se poi è vero – concludono – come afferma Rossano Ercolini, che il costruendo impianto di Pontedera sarà sufficiente per trattare la frazione umida di tutto il comprensorio dell’Ato costa, con quali rifiuti sarà alimentato l’eventuale carbonizzatore? I cittadini hanno diritto di essere informati e non è giusto che ogni giorno appaia un articolo sul giornale che dice e non dice, che ipotizza o presume, senza che chi ci governa abbia il coraggio di affrontare una volta per tutte l’argomento”.