Palazzo Boccella cresce, acquisito un altro immobile

14 maggio 2016 | 10:57
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Palazzo Boccella cresce, acquisito un altro immobile
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Palazzo Boccella cresce, acquisito un altro immobile
Palazzo Boccella cresce, acquisito un altro immobile

Si ampliano gli spazi e con essi le attività di Palazzo Boccella: il Comune di Capannori e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca hanno acquistato l’immobile di fronte al palazzo, con annesso giardino. Si tratta di un’operazione da 685mila euro da spalmare in 4 anni: 200mila verranno versati dal Comune, mentre i restanti 485mila dalla Fondazione Crl. L’immobile di 163 metri quadrati si affaccia su quelli che un tempo erano gli orti del palazzo: si tratta di 1250 metri quadrati di giardino dotato di alberi a frutto e di una piscina di 50 metri quadri, oltre che di una vista mozzafiato.

Il venditore è un ristoratore di Montecatini che vive per lo più a Londra: il prezzo effettivo della proprietà è pari a 600mila euro, cui si aggiungono 85mila euro tra oneri di finanziamento, tasse e registrazione del contratto, che avverrà ufficialmente venerdì prossimo.
La notizia è stata data oggi (14 maggio) nella sede della storica residenza di San Gennaro, da parte del sindaco di Capannori e presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, del presidente della Fondazione Boccella, Romano Citti, e del membro del Cda della Fondazione Crl, Giorgio Tori. L’idea di fondo è dunque quella di ampliare le potenzialità turistico ricettive del Palazzo: con il nuovo immobile vengono infatti ricavati altri 5 posti letto, che vanno ad aggiungersi ai 20 già esistenti. “La scuola Made (di alta formazione sul management dell’accoglienza) – spiega Citti – così può allargarsi. Il primo anno gli allievi erano 17 ed in questo secondo 20: tutti stanno già lavorando o facendo stage in contesti di assoluto prestigio”. La retta della scuola, diretta emanazione della Fondazione Campus, ammonta oggi a 5mila euro (comprensivi di vitto e alloggio) per 6 mesi all’anno (da settembre ad aprile): l’idea è quella di farla salire ad un massimo di 6mila euro per l’anno 2017/18, contemporaneamente mettendo a disposizione, con l’intervento di Comune e Fondazione Crl, borse di studio da assegnare sulla base del reddito, affinché i corsi non siano accessibili soltanto a coloro che hanno le risorse economiche.
Ma il progetto di crescita non può finire qui: “Per 6 mesi all’anno abbiamo la scuola – afferma Menesini – ma noi vogliamo che questo luogo viva tutto l’anno e, specialmente, nei mesi primaverili ed estivi. Questa operazione si colloca dunque nell’ottica di una valorizzazione ampia, contestualizzata con il territorio circostante: a 100 metri in linea d’aria c’è un parco, quello di Collodi, che conta 120mila visitatori all’anno: oggi queste persone hanno la possibilità di non entrare e uscire dall’autostrada, perché sanno che qui c’è un luogo magnifico a loro disposizione”. Nei mesi in cui gli studenti non ci sono, infatti, la struttura si presta ad ospitare turisti (con un occhio di riguardo per i gruppi organizzati), mostre, convegni e, novità, anche matrimoni. “Già erano possibili – prosegue Menesini – ma non c’era un giardino per il ricevimento: adesso esiste ed è stupendo”.
Tori ricorda invece come “il fattore che ha influenzato maggiormente la nostra scelta,a fronte di tante richieste diverse, è stato la programmazione e la buona gestione sino ad oggi portata avanti dalla Fondazione Boccella, che adesso dovrà affidarsi anche a tour operators qualificati per attrarre turismo”.
E, non a caso, sia a luglio che a settembre sono attesi due gruppi da 10 persone provenienti appositamente dalla California per partecipare a corsi di cucina toscana. Un target medio-alto dunque, anche perché l’obiettivo è quello di rendere la vita della Fondazione auto-sostenibile: “E’lo stesso discorso che stiamo portando avanti per altre residenze storiche – conclude Menesini – come palazzo Ducale, villa Argentina, la Fortezza di Monte Alfonso e le stesse mura di Lucca: dopo gli investimenti per la riqualificazione è necessario dotarli di vita propria”.

Paolo Lazzari