Migranti, Fantozzi a Menesini: “Non può dire di no”

2 giugno 2016 | 07:08
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Migranti, Fantozzi a Menesini: “Non può dire di no”

E’ una risposta dura quella del sindaco di Montecarlo, Vittorio Fantozzi, alle ultime affermazioni del sindaco di Capannori, Luca Menesini, sul tema dei migranti: “Nessuno stupore per le dichiarazioni di Menesini – dice Fantozzi –  le quali non hanno, per il sottoscritto, alcun valore. Se per semplice vanità avessi voluto farci caso, abboccando all’amo di questa piccola ma significativa provocazione, avrei considerato comunque quelle parole come un attestato di merito, sia per la sostanza che per la fonte dalla quale provengono. Menesini ha semplicemente perso il senso del limite per sostituirlo con l’unico senso alla sua portata, quello del ridicolo, come queste offese pesanti e gratuite, senza precedenti, infine testimoniano”.

“Dirò, invece – prosegue il sindaco – che c’è qualcosa di triste ed anche di miserevole in queste parole proprio per quello che non riescono a nascondere, quella rabbia a malapena repressa di chi sta subendo qualcosa che vorrebbe vedere imposta agli altri. Attenzione qui non parliamo però di una cattiva minestra o di una puntura, ma di solidarietà. La solidarietà di cui il sindaco di Capannori tanto si riempie la bocca, infatti, egli è costretto a gridarla perché non si sente, così come non sente arrivare i disattesi applausi coperti dai mormorii crescenti di tanti e forse troppi cittadini stanchi di questa accoglienza diventata la consueta mangiatoia all’italiana”.
“Peraltro risulta dai numeri come, ad un anno distanza dalle direttive regionali – commenta Fantozzi – Capannori non abbia ancora preso in carico il numero di migranti che gli spetta: dov’è, mi domando, la coerenza l’umanità e l’interesse di Menesini se, considerando la vastità del suo comune oltre che del suo cuore, egli è ancora sotto la quota minima richiestagli quando poteva benissimo aver accolto, da tempo, altre persone? La risposta è semplice ovvero che della solidarietà come di un asilo in campagna elettorale basta la facciata, anche se per l’ostentazione che ne fa oggi Menesini, per il quale la solidarietà è un modo di apparire e non di essere, essa esigerebbe ancora di più ovvero che il sindaco di Capannori, senza che nessuno glielo avesse chiesto od imposto, avesse già accolto un numero almeno cinque volte superiore a quello richiesto e senza pubblicità. Ma non è così, perché nella parole di Menesini, oltre la rabbia malcelata verso la piena libertà di chi come il sottoscritto persegue unicamente l’interesse delle propria comunità, c’è scoramento di chi non sa e non può dire “no”, di chi non può più disubbidire ai propri capi e padroni, se non a costo di se stesso e lo sconforto silenzioso verso una gestione del fenomeno migratorio non condivisa dai cittadini, vicina al collasso, che non ha generato integrazione ma solo profitto ed affari economici sulla pelle delle persone. A Menenini, intanto, cui difetta il rispetto verso chi non pensa ed agisce come lui, va comunque il mio, quello di chi comprende benissimo e perdona la grandezza della sua meschinità. Sul contendere ritorneremo, misurando bene anche il senso di umanità, ma precisando fin da ora che agiremo, come sempre abbiamo fatto, nell’esclusivo interesse della nostra gente”.