Carbonizzatore Salanetti, no all’unisono dell’opposizione

Carbonizzatore a Salanetti: i gruppi di minoranza in Consiglio comunale a Capannori continuano a dare battaglia. Oggi (18 giugno), con una nota congiunta, intervengono di nuovo sulla questione Alternativa civica di centrodestra, Forza Italia, Movimento 5 Stelle ed Unione di Centro.
“Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di Capannori del 15 Giugno – si legge – il sindaco Menesini ha dato lettura della comunicazione della Regione Toscana dove si annunciava il ritiro della richiesta di verifica di assoggettabilità a V.i.a, da parte del proponente, del contestato impianto di Carbonizzazione di Salanetti. Il primo cittadino ha riferito che la comunicazione era arrivata quella stessa mattina”.
Ma il panorama ricostruito dai gruppi di opposizione è differente: “La comunicazione a mezzo posta certificata (pec) con cui la società Creo (soggetto proponente) comunica alla Regione Toscana di voler ritirare la pratica in esame è del 18 maggio 2016. La Regione Toscana, dopo aver politicamente utilizzato la comunicazione a vantaggio della maggioranza di governo (si vedano i comunicati stampa dell’assessore regionale Remaschi, candidato consigliere in altro comune e le stesse dichiarazioni del vicesegretario del Pd comunale Antonio Bertolucci) ha comunicato a tutti gli enti il ritiro del progetto a quasi un mese di distanza. L’amministrazione vuol farci credere che solo le osservazioni del Pd hanno fatto desistere il soggetto proponente (per la seconda volta nel giro di 2 anni) nel continuare l’iter alla Regione Toscana e non le puntuali richieste e criticità evidenziate dall’organismo tecnico dell’Arpat”.
La nota prosegue così: “Noi ribadiamo che un impianto sperimentale deve essere sottoposto anche alla consultazione della cittadinanza, seppure non vincolante. Se poi vogliamo entrare anche nel merito dell’impianto, come si dovrebbe comportare un sindaco davanti ad un soggetto che dice di voler trattare l’organico, ma nella relazione indica i rifiuti speciali per far funzionare l’impianto stesso? La risposta è semplice e banale, si dovrebbe comportare in maniera del tutto opposta al comportamento fin qui tenuto dal sindaco Luca Menesini. I cittadini possono stare sereni: un impianto sperimentato sulla loro pelle non lo consentiremo mai”.