Il polo tecnologico di Segromigno si fa in 3 per rilancio






Una nuova mission per il polo tecnologico di Segromigno in Monte: è quella presentata oggi (21 giugno) dall’assessore Lia Micciché, affiancata dal direttore del laboratorio Nest della scuola Normale Superiore di Pisa, professor Fabio Beltram, dal direttore della Camera di Commercio Roberto Camisi e dal consigliere delegato della Provincia Renato Bonturi.
Sviluppo delle nanotecnologie, incubazione d’impresa ed ‘economia circolare’: il polo, da oggi, seguirà questi tre percorsi: “L’obiettivo – spiega Micciché – è quello di creare opportunità per le imprese. Questo, per me, è più un parco scientifico che un polo tecnologico: consentirà di compiere passi in avanti dal punto di vista dell’innovazione e dello sviluppo. Con la Normale lavoreremo sulle nanotecnologie, mentre la Provincia e la Camera di Commercio ci forniranno ausilio per quanto concerne i corsi di formazione e la progettazione per i bandi europei”.
Poi l’assessore replica anche ad una domanda pungente: “Cosa è stato fatto dal febbraio 2014 (giorno dell’inaugurazione del Polo) ad oggi? Tutta quella enorme attività intangibile che consiste nel creare reti di contatti nazionali ed internazionali, laboratori, eventi e molto altro. Quelli che sostengono che il Polo fino ad oggi non era operativo commettono un grave errore”.
La marcia in più dovrebbe provenire dalla sinergia con la Normale di Pisa: “Le nanotecnologie – osserva Beltram – possono applicarsi a contesti molto differenti tra loro. Con esse possiamo dare proprietà artificiali ai materiali: possiamo creare farmaci più efficienti, tessuti più robusti o controllare in un istante la qualità di un vino”. E, a Capannori, particolare attenzione verrà rivolta appositamente proprio al filone della moda e delle calzature, che rappresentano il secondo settore per occupazione: “Abbiamo già avviato contatti con tante aziende del territorio, molto diverse tra loro – prosegue Beltram – perché è proprio questo il bello della competenza che portiamo. Non fraintendiamo: qui non stiamo creando un duplicato dei laboratori di ricerca della Normale: qui vogliamo fare impresa. Vogliamo dare alle imprese accesso alle competenze necessarie per svilupparsi. Qui troveranno strumentazioni di base, cui si sommerà il bonus delle competenze della Normale”.
Il Polo di Segromigno in Monte agirà in stretta sinergia con quello di Lucca: “Non potrebbe essere altrimenti – commenta Camisi – perché entrambi ci occupiamo a monte di incubazione di impresa e sostegno alle start up. Io ero presente alla posa della prima pietra di questo polo: un’idea di 10 anni fa, portata avanti su proposta di Giovanni Cordoni, presidente del Ceseca. Oggi ci rivolgiamo non soltanto alle aziende di Capannori, ma anche a quelle nazionali ed internazionali”.
La Provincia di Lucca è parte attiva del progetto, avendo investito importanti risorse: “Il dato che più colpisce – afferma Bonturi – è la capacità del Comune di Capannori di rimodulare le progettualità per adattarle alle nuove esigenze. Non ci troviamo quindi in presenza di una replica del polo lucchese. La Provincia, con il suo ufficio ad hoc, partecipa attivamente mettendo a disposizione percorsi di formazione e strumenti per la progettazione europea”.
Il polo tecnologico ha aperto oggi per una due giorni di workshop su nanotecnologie e materiali per la qualità dell’industria, che vede la partecipazione di numerose aziende, ed avvia anche le iniziative della Scuola Normale nella sede di Segromigno tramite il Centro di Competenze Nest sulle nanotecnologie.
L’economia circolare verso Rifiuti Zero
Parte dal polo tecnologico di Segromigno in Monte la sperimentazione per realizzare un distretto dell’economia circolare, ritenuto obiettivo strategico da Rifiuti zero e dal Parlamento Europeo. Un progetto ambizioso, che vede il Comune di Capannori come soggetto capofila, ma che accoglie i consensi e la voglia di innovare anche degli altri soggetti istituzionali coinvolti nella struttura, ovvero, la Camera di Commercio di Lucca, la Provincia di Lucca, il Centro Ricerca Rifiuti Zero, che ha sede al polo tecnologico.
“Bisogna guardare avanti e anticipare, non arrivare ultimi come spesso accade alla pubblica amministrazione – ha detto in questo senso Lia Micciché – Il polo tecnologico è sembrato rappresentare per troppo tempo un peso per la comunità, oggi sono molto soddisfatta di dire che lo abbiamo trasformato in un’opportunità. Perché nel parco scientifico di Segromigno si sperimenteranno nanotecnologie all’avanguardia con i ‘cervelli’ della Scuola Normale di Pisa, e quindi tecnologia in senso stretto, ma anche stili di vita, modalità di riciclo e riuso, nuovi concetti di impresa e di sostenibilità, quindi nuovi modelli di consumo e di produzione. Comincia una nuova era questa struttura”. “L’idea del distretto dell’economia circolare – aggiungono Camisi e Bonturi – permette anche a noi di andare a sperimentare e conoscere nuovi settori, oltre quelli tradizionali, che ovviamente non mancheranno. Quindi nel parco scientifico di Capannori, va detto, parte con oggi qualcosa di nuovo ed è con orgoglio che contribuiremo a questo salto verso il futuro, economico, sociale e anche culturale”.
Nanotecnologie al servizio del territorio
Il workshop in corso al polo tecnologico, infatti, vede il contributo del Nest (National Enterprise for nanoScience and nanoTechnology) della Scuola Normale superiore di Pisa. Per l’amministrazione Menesini, infatti, la presenza di una Scuola di ricerca così all’avanguardia all’interno dello spazio del polo tecnologico è senza dubbio un elemento importante, visto che l’obiettivo dell’operazione su innovazione e tecnologia che sta portando avanti è quello di fornire materiali nuovi e di qualità alle imprese.
“Il laboratorio Nest – dice il direttore della Normale Fabio Beltram – è un centro di ricerca e di formazione sulla nanoscienza e le nanotecnologie dove operano fisici, chimici e biologi. Le conoscenze sviluppate vengono utilizzate per realizzare nuovi strumenti nano-biotecnologici, dispositivi e architetture di tipo nano-elettronico e fotonico. Il parco scientifico di Capannori potrà usufruire dei servizi messi a disposizione dal NEST tramite il suo Centro di Competenze al fine di fornire innovazione e supporto anche al tessuto produttivo della provincia di Lucca, che ha aziende leader a livello internazionale in alcuni settori interessanti”. Anche l’assessore all’innovazione tecnologica Miccichè esprime soddisfazione per l’avvio delle attività. “Il Nest ha già in cantiere un’altra iniziativa al polo – anticipa Miccichè –. Una collaborazione che ci rende orgogliosi, soprattutto perché utile per le imprese del nostro territorio”.
Paolo Lazzari