Tributi comunali, a Capannori il diritto di interpello

Ulteriore tappa nel percorso di avvicinamento dell’ente ai bisogni della comunità. Da oggi i cittadini potranno avere risposte certe e in tempi precisi da parte degli uffici in tema di corretta interpretazione di una disposizione normativa riguardante tributi comunali. E’ quanto prevede il regolamento sul diritto di interpello approvato nell’ultimo consiglio comunale coi voti favorevoli della maggioranza – Pd, Capannori 2020, Scelta Popolare e I Moderati – dell’Udc e di Forza Italia e l’astensione di Alternativa Civica Centrodestra Capannori e Movimento 5 Stelle.

“Questo è un elemento chiave di un nuovo modo di intendere il ruolo della pubblica amministrazione – spiega il vice sindaco, Lara Pizza – Fornire assistenza e risposte su materie fondamentali per la vita di un cittadino, come quelle in merito ai tributi, è sicuramente un valore aggiunto. Contribuisce a incrementare il senso di appartenenza a una comunità basata sui valori democratici, avvicinando l’ente ai bisogni della popolazione. Di particolare rilevanza è anche la certezza della risposta che viene fornita al cittadino, che sarà il metro con cui l’ufficio si rapporterà al caso posto”.
Il cittadino potrà vedere risolti i propri dubbi di interpretazione delle norme presentando all’ufficio tributi un’istanza di interpello. Dovrà riguardare solo casi concreti e personali. L’istanza potrà essere presentata anche dai soggetti, ad esempio caf e commercialisti, che possono porre in essere gli adempimenti tributari da parte dei contribuenti. Le associazioni sindacali e di categoria, i Caf e gli studi professionali potranno inoltre presentare apposita istanza relativa al medesimo caso che riguarda una pluralità di iscritti, rappresentati o associati. L’istanza di interpello dovrà essere il più dettagliata possibile.
Il Comune avrà tempo fino a 90 giorni per fornire una risposta oppure chiedere integrazioni. La risposta non potrà essere impugnata.