Asilo Cosimo, le opposizioni tornano all’attacco

Le opposizioni a Capannori tornano all’attacco sull’asilo Cosimo Isola chiuso, come è noto, a seguito di infiltrazioni dal tetto e per il rischio di cedimenti strutturali. Giovanni Marchi e Paolo Rontani dell’Udc, Giada Martinelli e Mauro Celli di Alternativa Civica, Anthony Masini, Daniele Lazzareschi e Pio Lencioni di Forza Italia, insieme a Simone Lunardi e Renato Pini del Movimento Cinque Stelle hanno infatti firmato un’interpellanza presentando una serie di quesiti a cui attendono risposte da parte dell’amministrazione comunale. In particolare i consiglieri puntano il dito sul fatto che l’asilo è stato costruito in una zona dal delicato equilibrio idrogeologico.
“La relazione geologica, di supporto alla relazione al nido d’infanzia – scrivono – è a nostro avviso carente, in quanto non fa riferimento alle oscillazioni delle falda, ma si limita ad indicare genericamente il livello durante la prova di profondità di 4 metri, prova effettuata 12 agosto 2010. Non viene data quindi – osservano – alcuna indicazione sui reali livelli che la falda potrebbe raggiungere in quella zona. Infatti come viene evidenziato nelle cartografie piezometriche generali la falda con il massimo ricarico potrebbe andare da (0-100) sul piano di campagna”.
“Lo strumento urbanistico di Capannori, nel 2009 – aggiungono – inserisce nelle norme tecniche di attuazione, l’area dove dovrebbe essere fatto l’intervento in pericolosità idraulica I3 su 4 livelli di sicurezza idraulica, imponendo la messa in sicurezza idraulica previo parere vincolante dell’Autorità di Bacino, sulla coerenza e sulla correttezza dell’intervento”. A questo riguardo i consiglieri chiedono “perché non è stata portata la quota a livello strada, al fine della messa in sicurezza visto che la zona è esondabile”. “Come mai – aggiungono – è stato fatto un sondaggio solo nell’agosto del 2010 e non è stato effettuato un sondaggio stagionale per verificare il movimento della falda?”. Le opposizioni chiedono anche se “risultano veritiere le voci in cui l’amministrazione era già al corrente delle problematiche della struttura e già era stato chiesto ad alcuni tecnici di effettuare accertamenti, anche a seguito del cedimento di alcune tubazioni”, e se “è vero, oppure no che esistono delle determine approvate ed impegnate in corso d’opera che ordinano lavori di adeguamento e impermeabilizzazioni di alcune zone della struttura”.