Capannori, il Comune insegna a usare internet alle famiglie

Una alfabetizzazione digitale gratuita e porta a porta: è quella che partirà in via sperimentale con il progetto Digitale a domicilio nel territorio di Segromigno in Monte, a Capannori, per insegnare ad usare internet a tutti coloro che ne avessero bisogno. L’iniziativa è stata presentata oggi (15 luglio) dal sindaco Luca Menesini, affiancato dall’assessore Matteo Francesconi e da Simone Simonelli, presidente di Proposta Attiva, l’associazione capannorese composta da una decina di giovani che si impegnerà nell’innovativo porta a porta digitale.
“L’obiettivo – spiega Menesini – è quello di migliorare la qualità della vita delle persone. Non tutti sono nativi digitali e noi vogliamo fornire gli strumenti utili per utilizzare correttamente i servizi comunali, stare sui social o semplicemente comprare o prenotare tramite internet”. Per questo motivo, nei prossimi giorni, verranno inviate lettere firmate dal sindaco in cui sono fornite tutte le informazioni del caso: arriveranno alle 1200 famiglie residenti a Segromigno in monte, che potranno così scegliere se usufruire del servizio.
“Inizieremo con un campione di 100 famiglie – ricorda Francesconi – le prime a prenotarsi, fino a coprire successivamente tutte le famiglie richiedenti, nell’intero territorio comunale. A Segromigno, peraltro, sono da poco terminati i lavori per la fibra ottica: si tratta di dare la possibilità ai cittadini di avere più tempo libero semplificando la loro vita”. Le 1200 famiglie della frazione capannorese scelta per testare l’iniziativa potranno scrivere a cittadinodigitale@comune.capannori.lu.it o telefonare al 320 4330648 entro il 15 settembre prossimo.
Il progetto partirà da settembre, quando gli educatori digitali si recheranno materialmente nelle case, previo appuntamento: “Calibreremo i nostri servizi a seconda delle singole esigenze – spiega Simonelli, che conta di avere nuove adesioni all’associazione – e dedicheremo dalle 2 alle 4 ore settimanali a ciascuna famiglia. Il servizio verrà portato avanti fino ad anno nuovo, quando valuteremo le ulteriori richieste da parte del territorio”.
Ed il progetto si coniuga alla perfezione con altre recenti iniziative comunali, come Whatsappiamo in sicurezza: “Possiamo insegnare anche ad usare questi strumenti – osserva Menesini – e non sottovalutiamo l’importanza dei social per i più anziani, non perché sostituiscano la relazionalità, ma in quanto agile strumento di monitoraggio. Questa è anche un’operazione socialmente e culturalmente importante, perché instaura un dialogo tra generazioni differenti e fa crescere delle mini-comunità dedite a perseguire uno scopo fondamentale, come quello di semplificare la vita della gente”.
Paolo Lazzari