Rischiano il posto 41 dipendenti della ditta Meschi

Quarantuno dipendenti della ditta Meschi & Co. di Capannori rischiano il posto di lavoro. L’azienda ha già avviato la procedura di licenziamento collettivo ma i sindacati minacciano lo stato di agitazione e la mobilitazione per contrastare il piano comunicato il 30 giugno scorso. “La Fillea Cgil e la Filca Cisl – spiegano i sindacati in una nota – erano da tempo a conoscenza delle forti difficoltà aziendali che si ripercuotevano anche sul ritardo dei pagamenti degli stipendi dei lavoratori ma niente aveva lasciato intravedere una imminente cessazione dell’attività produttiva. Fillea e Filca hanno da subito iniziato un confronto con l’azienda coinvolgendo anche l’amministrazione di Capannori nel tentativo di salvare almeno parte dei posti di lavoro”.
Ma non sarebbe finora servito a molto. “L’azienda – vanno avanti i sindacati – ha riferito di aver subito negli ultimi tre esercizi notevoli perdite sui crediti portando ad una grave crisi di liquidità e ci ha riferito di poter continuare l’attività per due mesi dividendo in due tranche la fuoriuscita dei lavoratori, facendo una scelta tecnico produttiva e non sulla base dei criteri di legge e di voler pervenire ad una soluzione concorsuale liquidatoria. I lavoratori, riuniti stamani in assemblea, hanno rifiutato la forzatura di ridurre i tempi di attuazione del programma di mobilità per 23 di loro chiedendo invece che fossero rispettate le procedure di legge e che fosse pagato lo stipendio di giugno. I sindacati si riservano di proclamare lo stato di agitazione e iniziative di mobilitazione al fine di portare l’azienda a soluzioni più rispettose nei confronti dei lavoratori. Questa ennesima cessazione si va aggiungere ad un quadro già drammatico con la perdita di nuovi posti di lavoro”.