M5S Capannori: “Per dire no a carbonizzatore serve variante urbanistica”

Il Movimento Cinque Stelle di Capannori non si fida del no di Menesini al carbonizzatore a Salanetti. “Non basta – dice il gruppo consiliare – un semplice “no” sulla stampa per impedire la realizzazione di un impianto non esistente”.
“L’unico strumento ad oggi valido – spiegano i Cinque Stelle – per qualsiasi tipo di intervento è il regolamento urbanistico dove ogni cittadino può vedere quali sono le zone edificabili sia per interventi industriali che per le civili abitazioni; ecco quindi che fintanto che il sindaco non inserisce nel regolamento urbanistico il divieto per le attività industriali che prevedono l’utilizzo del procedimento di carbonizzazione idrotermale, le parole sue e di qualsiasi altro esponente politico sono soltanto parole e come ogni cittadino sa, le parole le “porta via il vento”. Sono esclusivamente gli atti di pianificazione urbanistica che impediscono di fare gli interventi che eventualmente la politica od i cittadini ritengono dannosi per il territorio. Vogliamo ricordare al sindaco, a titolo di esempio ed a chi ha la memoria corta, che all’epoca del precedente sindaco Del Ghingaro – anno 2004 – non soltanto venne detto di no al nuovo supermercato Esselunga sulla via Pesciatina di fronte al vecchio punto vendita, ma venne fatta apposita variante allo strumento urbanistico che escludeva l’insediamento per la grande distribuzione”.
“A questo punto rivolgiamo al sindaco ed alla comunità una semplice domanda – concludono i pentastellati – contano le parole, un semplice no ad un impianto, o contano gli atti di delghingariana memoria? Secondo noi contano gli atti di pianificazione urbanistica, ovvero quelli di delghingheriana memoria. Ricordiamo altresì che il Movimento 5 Stelle nel consiglio comunale di approvazione definitiva della variante urbanistica (novembre 2015) aveva proposto l’inserimento del divieto normativo per la realizzazione di impianti di carbonizzazione ma il sindaco ce lo ha impedito. Distinguete la realtà dalla bieca propaganda”.