“Troppi pericoli in via di Tiglio”, nasce un comitato

La via di Tiglio a Pieve San Paolo deve essere messa in sicurezza a tutti i costi. Troppi i rischi per gli abitanti, troppi gli incidenti alcuni dei quali, purtroppo, trasformatisi in tragedie. E’ per questo che i firmatari della petizione per chiedere interventi in tal senso e altri abitanti del paese hanno deciso di costituire un comitato. “Il nuovo soggetto – si spiega in una nota – non intende contrapporsi ai comitati già esistenti, dei quali sono in gran parte condivisibili i principi generali, (i cittadini di Pieve S. Paolo hanno firmato anche la petizione del comitato di Capannori), ma vuole valorizzare al meglio le specificità del paese2.
Tutto questo – si spiega – in una più ampia visione di riqualificazione della frazione, dove ovviamente la mobilità sicura all’interno della stessa, e quindi il recupero degli spazi alle relazioni sociali sono “una condizione imprescindibile”.
“Urge, in tal senso – spiegano dal nuovo comitato – dotare la via di Tiglio a Pieve S. Paolo di filtri di sicurezza per garantire l’incolumità dei residenti e di chi transita nella frazione. Tale esigenza è correlata alle caratteristiche topologiche di questo tratto di strada, che presenta gravi e diffuse criticità. Sono numerose le abitazioni alle quali si accede direttamente dalla sede stradale. Un marciapiede permetterebbe non solo uno spostamento agevole lungo la via principale del paese, ma rappresenterebbe anche una protezione degli accessi agli immobili. Un marciapiede risolverebbe anche le criticità determinate dalle immissioni in via di Tiglio da corti e strade secondarie. In una ventina di casi l’ingresso è una roulette russa perché la visibilità è totalmente preclusa, e chi entra in strada deve obbligatoriamente occupare la corsia confidando nella buona sorte. Un marciapiede permetterebbe di avanzare di quel tanto (la larghezza del marciapiede) da consentire una visibilità sufficiente per immettersi senza rischi in via di Tiglio. Non si deve dimenticare, inoltre, come spesso accade, l’esigenza di salvaguardare l’integrità degli immobili situati in fregio o in prossimità della via, non idonei a sopportare, date le caratteristiche strutturali, le sollecitazioni prodotte dal traffico pesante. In questo senso un pensiero particolare di profondo rispetto deve essere rivolto alla Pieve monumentale, decisamente meritevole di maggior tutela. Il traffico pesante dalle mura di questa storica testimonianza deve essere decisamente allontanato prevedendo quindi, eventualmente, anche per tutti i motivi sopra esposti, un sottopasso ferroviario non camionabile”.