A Porcari parte il “Progetto terza età”

31 agosto 2016 | 13:56
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A Porcari parte il “Progetto terza età”

Al via da settembre il Progetto Terza Età. Servizi integrati per la popolazione anziana. L’iniziativa è promossa dall’assessorato al sociale del comune di Porcari in collaborazione con la cooperativa Iris, che gestisce il centro diurno Il girasole. Il progetto è stato presentato stamani (31 agosto) da Fabrizia Rimanti, assessore al sociale di Porcari, accompagnata da due operatrici della cooperativa Iris, Luana Sansanese ed Eleonora Lamandini. Porcari si conferma un comune attento e sensibile agli anziani e alle politiche sociali.

Il progetto, finanziato in una prima fase con 30mila euro, sarà presentato ufficialmente alla comunità venerdì (2 settembre), a partire dalle 19, all’interno di una serata di festa che si terrà proprio al centro diurno Il girasole di Rughi e che cercherà di dare risposte ai nuovi problemi e bisogni legati alla terza età. L’obiettivo primario è arrivare a conoscenza di tutti casi di bisogno dislocati sul territorio. Tra le novità c’è l’istituzione di uno sportello di ascolto per gli anziani che potranno consultarsi con uno psicologo e mediatore familiare. “Nel comune di Porcari – ha detto l’assessore Rimanti – vivono circa 2mila cittadini sopra i 65 anni, più del 20% della popolazione complessiva. Il comune, in questi ultimi anni, è riuscito a offrire risposte il più possibile articolate, integrate e flessibili rispetto alla molteplicità dei bisogni dell’anziano: assistenza dimiciliare, tour anziani, assegni di assistenza e, soprattutto, il centro diurno. A testimoniare il buon lavoro svolto è l’assenza di anziani ricoverati in residenze sanitarie assistite. Il centro, come è noto, è una struttura semiresidenziale, aperta 6 giorni su 7, per 10 ore, e garantisce da un lato l’assistenza completa agli utenti e alle loro necessità, dall’altro la possibilità che questi possano rientrare a casa al termine della giornata. Ben radicato sul territorio, rappresenta una delle eccellenze della comunità porcarese, un esempio per tutta la piana di Lucca”. “Tuttavia – ha proseguito l’assessore – si avverte la necessità di ulteriori risposte, adeguate e diversificate rispetto alle esigenze di un’età che sempre più si esprime con condizioni e bisogni differenti: ci sono infatti situazioni di totale autonomia, al punto di vista funzionale e altre di totale dipendenza. Il territorio può e deve fornire le opportunità e le risposte più appropriate. Proprio per questo il progetto partirà da un’attenta analisi del territorio per comprendere quanti e quali siano gli anziani over 65, quale sia il loro status e, soprattutto, quali siano i loro bisogni, così da rimodulare e rilanciare i servizi già presenti. L’indagine è condotta da due operatrici di comunità e utilizzerà vari strumenti, tra cui interviste, censimenti e visite domiciliari”. “Successivamente – ha annunciato Rimanti – a partire dal mese di ottobre, il progetto prevederà una novità: la realizzazione, proprio all’interno del centro diurno, di uno sportello informativo e di ascolto, in grado cioè di dare informazioni sui servizi offerti dal territorio agli over 65 che presentano difficoltà di vario tipo (isolamento, problemi psichici e fisici). Lo stesso sportello metterà a disposizione la figura di uno psicologo e di un mediatore familiare affinché possano rappresentare un punto di riferimento per le famiglie che necessitano, nell’assistenza di un familiare, di un supporto psicologico”. Altri obiettivi del progetto – ha concluso Rimanti – saranno la proposta di incontri e seminari all’interno dei quali affrontare i temi principali legati a questa fase della vita e la costituzione di gruppi familiari di aiuto e mutuo aiuto legati da problematiche similari, ad esempio la gestione di un proprio congiunto affetto da particolari patologie, quali l’Alzheimer”.

Mirco Baldacci