Capannori, un piano triennale unico per l’offerta formativa

3 settembre 2016 | 12:37
Share0
Capannori, un piano triennale unico per l’offerta formativa

“Il sistema scuola di Capannori diventa a tutti gli effetti un’eccellenza a livello nazionale”: così il Comune guidato da Luca Menesini, oggi (3 settembre), a proposito del nuovo progetto dell’amministrazione, denominato Modello Capannori. Al termine di un lavoro di tre anni, che aveva già portato alla realizzazione di una Guida al Patto per la scuola, i quattro istituti comprensivi del territorio assieme all’amministrazione comunale sono giunti alla stesura di un Piano triennale dell’offerta formativa (Ptof) comune chiamato Modello Capannori. Si tratta di un documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle scuole, che da ora in avanti pianifica e armonizza ogni aspetto del lavoro degli istituti quali interventi educativi, didattici e gestionali.

Le scuole di Capannori, quindi, fanno rete mettendo a sistema le buone pratiche e le migliori energie. Si tratta di un’esperienza unica, che ha come finalità quella di offrire un servizio più efficiente e attento alle esigenze della comunità. Il progetto della scuola Modello Capannori sarà presentato giovedì (8 settembre) alle 17 nella sede della Provincia di Lucca a palazzo Ducale. Si tratterà di un collegio dei docenti congiunto tra i quattro istituti comprensivi rivolto a circa 450 persone. Il giorno seguente, inoltre, dalle 8,30 alle 12,30 saranno organizzati alla scuola primaria di Capannori 12 laboratori dove le varie realtà scolastiche capannoresi presenteranno le loro buone pratiche.
“Si tratta di un risultato di grande valore, che ha le proprie fondamenta nel Patto per la scuola, che pone su un nuovo piano l’innovativo modo di fare scuola a Capannori – spiega il vice sindaco Lara Pizza – E’ stato realizzato grazie al lavoro assiduo e importante di dirigenti scolastici e insegnanti con il supporto degli uffici comunali. Abbiamo individuato una cornice programmatica, metodologica e organizzativa condivisa tra tutti gli istituti comprensivi, i cui tratti salienti sono la collaborazione e lo scambio di competenze, partendo dalle specificità dei singoli plessi. Con il Modello Capannori si è messo nero su bianco la nostra visione della scuola, attenta ai bisogni educativi di tutti gli studenti, a una costante collaborazione e pronta a migliorarsi. Una scuola che è una grande comunità, con obiettivi condivisi e a stretto contatto col territorio. Ringrazio dirigenti scolastici, insegnanti, esperti e uffici comunali che in questi anni hanno lavorato con serietà, dedizione e grande competenza per arrivare a questo risultato. Non è un punto di arrivo ma un punto di partenza che ci permetterà di far meglio conoscere ed esportare in altre realtà il nostro modo di fare scuola”.
Il Modello Capannori individua percorsi condivisi in tutti gli istituti, come la stretta collaborazione tra famiglie, alunni e personale, la centralità della scuola nella società e il suo costante miglioramento attraverso l’attivazione di progetti. Tra i quelli su cui si fondano tutti gli istituti ci sono Orto in condotta, La via della Memoria e quelli riguardanti i disturbi di apprendimento, la prevenzione delle situazioni di disagio scolastico e l’integrazione degli studenti stranieri. Ciascun istituto, poi, si caratterizza per alcune specificità, come i progetti contro il bullismo e delle lingue dell’Unione Europa dell’istituto comprensivo di Camigliano, l’educazione alimentare e ambientale e l’integrazione degli alunni disabili dell’istituto comprensivo Carlo Piaggia di Capannori, la prevenzione del bullismo, la raccolta della carta e l’integrazione degli stranieri dell’istituto Micheloni di Lammari e i progetti mensa e Senza zaino dell’istituto comprensivo Don Aldo Mei di San Leonardo in Treponzio. Il progetto della scuola Modello Capannori è frutto di un lavoro di un gruppo tecnico di cui hanno fatto parte docenti referenti dei vari istituti comprensivi, rappresentanti dell’amministrazione comunale ed esperti del settore, tra cui il pedagogista e formatore Riccardo Romiti.