Altopascio, la sindaca s’infuria: migranti, stop polemiche

16 settembre 2016 | 14:54
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Altopascio, la sindaca s’infuria: migranti, stop polemiche

“Credo sinceramente che il centrodestra debba cominciare a rassegnarsi. Dalla scorsa primavera e per i prossimi 5 anni, per decisione sovrana della popolazione, ad Altopascio si respira aria nuova”. Lo dice il sindaco di Altopascio Sara D’Ambrosio, intervenendo dopo le polemiche sollevate dalla notizia dell’arrivo di 15 migranti a Badia Pozzeveri. E in particolare respinge le critiche arrivate dal sindaco di Montecarlo Vittorio Fantozzi, che ha minacciato iniziative da “embargo” nei confronti di Altopascio se i migranti non verranno spostati in zone più “lontane” dai confini del suo Comune: “Questo – chiosa la D’Ambrosio – nasce da una forma strisciante di razzismo“.

Il primo cittadino non le manda a dire nemmeno all’opposizione nel suo Comune. “Purtroppo, come quell’irriducibile soldato giapponese che negli anni Settanta si rifiutava di arrendersi e di convincersi che la Seconda Guerra Mondiale fosse finita – aggiunge il primo cittadino -, anche ad Altopascio (e Comuni limitrofi) c’è ancora chi si ostina a ignorare che la musica è cambiata e, con essa, il direttore d’orchestra”. La D’Ambrosio rivendica le proprie scelte e invita gli oppositori a far cessare le polemiche e le strumentalizzazioni sul tema dell’accoglienza.
“Dall’inconsistenza della gestione politico-amministrativa che ha caratterizzato gli ultimi 25 anni – attacca D’Ambrosio -, si è passati adesso all’inconsistenza della proposta dell’opposizione, capace di sollevare polveroni su ogni questione e, quindi, a conti fatti, sul nulla. Con gli incontri che ho promosso nelle scorse sere con i residenti di località Pistoresi ho semplicemente voluto far chiarezza, mettendoci la faccia come mia abitudine. Quando poi a fare opinione sono persone che prendono meno voti di quanti ne conti la propria famiglia, ecco che interviene in soccorso il ben più autorevole sindaco di Montecarlo”.
La D’Ambrosio risponde così alle minacce arrivate di una sorta di “embargo” nei confronti di Altopascio. “Fantozzi lamenta l’eccessiva vicinanza dei richiedenti asilo al territorio del suo comune. Vuol dirci per favore a che distanza di sicurezza devono stare? Forse puzzano? Rovinano il paesaggio? Favoriscono la malavita organizzata? Nel tentativo maldestro di apparire ‘politicamente corretto’, Fantozzi prima afferma di rispettare le scelte da me compiute in piena autonomia, poi giudica il mio comportamento come ‘politicamente disonesto’. Niente male come contraddizione in termini. Il problema vero è uno solo: è difficile pensare che la posizione espressa da Fantozzi non nasca da una forma strisciante di razzismo. La maggior parte della gente, però, ha mostrato di non volerne più sapere di questi amministratori e ha deciso, una volta per tutte, di voler voltare pagina”.
Non si fa attendere la replica di Fantozzi: “Sorvolando sulla accusa di razzismo, che ti perdono, osservo come nel merito della questione tu non possa rispondere, te lo avranno sconsigliato, perché è un fatto che tu non abbia coinvolto la cittadinanza, con il tuo giro porta a porta, in una scelta che andava condivisa, come da te legittimamente annunciato”. “Tu – prosegue Fantozzi rivolgendosi direttamente alla D’Ambrosio – hai fatto a corsa il giro della case, e vorrei vedere se tu non lo avessi fatto, per comunicare ai cittadini una decisione già presa e tentare di rassicurarli che tutto sarà tenuto sotto controllo ed i cittadini, favorevoli o contrari alla tua decisione, potranno adesso solo subirla e sperare che tutto vada bene. Con tutto il massimo rispetto per i ruoli che ricopriamo, nel rispetto delle scelte di ciascuno, ho osservato che i residenti montecarlesi che sono a meno di venti metri dalla soluzione periferica e ghettizzata che hai scelto per il tuo ‘nuovo modello di accoglienza’ non hanno apprezzato questa soluzione. Possono farlo? Possono dissentire per motivi loro e diversi dalle ridicole accuse di razzismo che fai in carenza di argomenti su una gestione che non va a nessuno? Possono semplicemente non essere d’accordo e non avere il timore di dirlo? Ti risparmio la fatica di rispondere: certo che possono, lo fanno e lo faranno fino a quando non si sentiranno rispettati. Ed io sarò con loro contro qualsiasi imposizione. Hai sposato la politica di questa accoglienza, bene, ti sei esposta parlando di farla in modo originale e condivisa, benissimo, poi per motivi di opportunità politica e per contenere l’inevitabile protesta inauguri il tutto scegliendo una collocazione di confine all’insaputa dei cittadini, non solo del comune di Altopascio. Questo ti ho contestato, nel rispetto dei nostri ruoli, a questo ti ho chiesto di rimediare subito invitandoti alla coerenza con le tue idee e proclami: libera la zona, porta gli ospiti in centro storico al Tau, nelle frazioni, vicino alle scuole, ai negozi e redimi così anche quelli come me assieme al popolino ignorante. Fino a quando agirai così, però, riterrò che la tua sia e rimanga una politica disonesta”.