Patto sul cibo a Capannori, i genitori: non basta

18 settembre 2016 | 07:44
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Patto sul cibo a Capannori, i genitori: non basta

Il patto sul cibo nelle scuole di Capannori? Un progetto positivo, perché raccoglie gran parte delle richieste arrivate dalle famiglie, ma “poco rappresentativo”. E’ quanto osserva il comitato problema mensa Capannori, sostenendo che la presenza di dodici genitori al tavolo sulla refezione scolastica e al patto siglato tra amministrazione, scuola, Cirfood e rappresentanti dei genitori non è sufficiente.

“Molti dei temi toccati stanno a cuore ai genitori, temi per i quali il Comitato si è battuto per tutto questo tempo – spiegano i membri -: il ritorno alla filiera corta, l’utilizzo di carne italiana, il sostegno di un biologo nutrizionista (peraltro figura d’obbligo) sono, non a caso, alcune delle richieste che il Comitato ha da sempre portato avanti. Non si può non essere contenti delle migliorie che saranno in divenire, migliorie che andranno sostenute e verificate nei momenti più opportuni; quindi un caro grazie a tutte le persone che durante il periodo estivo hanno sacrificato parte del loro prezioso tempo per cercare di ottimizzare il servizio mensa”.
Ma questo secondo il comitato non basta: “Salta subito all’occhio – si legge in una nota – che dodici genitori su circa tremila famiglie coinvolte dal servizio di refezione non sono una rappresentanza sufficiente, senza sminuire il fatto che questi rappresentanti hanno lavorato assiduamente, proponendo, migliorando e discutendo sulle varie tematiche. Di questi dodici genitori, quattro sono i presidenti delle rispettive commissioni mensa, che da sempre hanno evitato il confronto con i genitori del Comitato Mensa Capannori. Importante ricordare, inoltre, che il Comitato è nato spontaneamente proprio dall’unione di genitori comuni che non si vedevano rappresentati, né tutelati, da questi presidenti e dall’istituzione da essi impersonata”.
“È da evidenziare – aggiungono i genitori – che il documento ufficiale del patto contenente le firme non è, ad oggi, ancora disponibile e mancano meno di tre giorni all’avvio della mensa scolastica. Tuttavia, dalle parole riportate dalla stampa rileviamo qualche interessante novità. Il comitato considera il patto sul cibo un’importante, anche se insufficiente, vittoria per tutti i genitori che hanno partecipato alla settimana di protesta e alla manifestazione davanti al Comune della scorsa primavera: azioni che hanno portato la giunta comunale a impegnarsi ad una apertura verso il miglioramento di un servizio scadente. Ovviamente, affinché queste novità non rimangano solamente proclami, ci stiamo già attivando per il controllo di quanto promesso anche perché attualmente, con l’uscita di Optima (organo controllore), non esiste alcuno che svolga questo fondamentale ruolo. Al momento del lancio mediatico del patto sul cibo (avvenuto non certo casualmente dopo la settimana di protesta del pasto da casa e la manifestazione davanti al Comune di Capannori), il sindaco in persona parlò anche del ripristino delle cucine interne che, del resto, a suo dire non erano mai state davvero chiuse. Disse, inoltre, che avrebbero incontrato tutti i genitori e le maestre (il testo completo è possibile trovarlo sul sito del Comune) con delle riunioni nelle scuole per capirne le problematiche. Ebbene, queste promesse non si leggono tra le varie novità e sicuramente dovranno essere integrate”.