Pieve di Compito, Alternativa Civica: “Trattativa saltata per la caserma”

26 settembre 2016 | 14:23
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Pieve di Compito, Alternativa Civica: “Trattativa saltata per la caserma”

Il caso della sede della stazione dei carabinieri di Pieve di Compito è al centro di una interrogazione firmata dal gruppo consiliare di Alternativa Civica Insieme si può di Capannori che chiede conto della situazione all’amministrazione. Perché all’opposizione, infatti, risulta che sia saltata la trattative che prevedeva, grazie all’intervento di un privato, di recuperare l’immobile e affittarlo all’Arma, dopo un accordo con la Prefettura.

“Il privato – spiega Alternativa Civica Insieme si può -aveva presentato un piano finanziario agli istituti di credito, sulla base del quale era stato concordato tra tutti gli agenti in campo, carabinieri, Comune e Prefettura, un prezzo di affitto per l’immobile ristrutturato e rimesso a disposizione dell’Arma. Ci risulta che dopo otto mesi di procedure, previsioni, incontri e accordi, il Comune di Capannori si era preso l’impegno di contribuire all’affitto dell’immobile per coprire la parte economica mancante della Prefettura o comunque del Ministero dell’Interno. Al momento di avviare la procedura la Prefettura avrebbe fatto ‘marcia indietro e – si legge nel testo dell’interrogazione – presentando una nuova stima da parte di un ufficio pubblico, avrebbe chiesto al responsabile tecnico dell’operazione di modificare il piano finanziario e ridurre il canone di affitto a suo tempo concordato perché troppo oneroso. Ovviamente, essendo un piano concordato con le banche, la risposta è stata obbligatoriamente negativa”.
Nell’interrogazione si chiede all’amministrazione comunale “se la Prefettura non poteva effettuare le sue valutazioni all’inizio della trattativa e aprire subito la discussione con il privato che in quel caso, poteva fare i suoi conti e dire si o no immediatamente all’inizio” e se si considera “ancora prioritaria e di grande rilevanza per la gestione della sicurezza in un’area così vasta e difficile come quella della zona sud del Comune, la presenza di un presidio dell’Arma. Se la risposta è sì, come ci auguriamo e come del resto in tutto questo tempo è sempre stato dichiarato – chiede il gruppo – cosa intende fare l’amministrazione nei confronti della Prefettura di Lucca e del Ministero dell’Interno per convincerli a garantire un piano finanziario e quindi un canone per altro non eccezionalmente oneroso?”. Alternativa Civica Insieme si può ritiene, infatti, “paradossale e alla fine comica” – e su questo pungola l’amministrazione – “una vicenda che rischia di diventare purtroppo tragica per la popolazione della zona sud del nostro Comune, quando lo stesso ente privilegia l’ospitalità agli immigrati senza preoccuparsi delle conseguenze sul territorio e rinuncia di fatto al presidio dell’Arma dei Carabinieri, che per l’ordine e la sicurezza sono evidentemente, l’unica valida garanzia”.