Filiera corta, 5 milioni di investimenti a Capannori

13 ottobre 2016 | 12:24
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Filiera corta, 5 milioni di investimenti a Capannori

Investimenti sul territorio per un totale di 5 milioni di euro di cui 2,2 milioni di contributi regionali, coinvolgimento di 31 soggetti tra cui produttori di cereali, allevatori, trasformatori, istituti di ricerca, creazione di nuovi posti di lavoro. Sono questi gli importanti numeri del progetto di filiera corta (Pif) Gira per la Piana lucchese, finanziato dalla Regione Toscana, che vede la partecipazione del Comune di Capannori.

Il progetto è stato presentato lunedì scorso al polo culturale Artémisia nell’ambito di un convegno promosso dall’amministrazione comunale sui temi dell’agricoltura e in particolare sui piani integrati di filiera quali opportunità strategiche per lo sviluppo del comparto agricolo e zootecnico del territorio. Un momento di confronto a tutto tondo con associazioni di categoria, cittadini, associazioni ed imprenditori agricoli che si è rivelato proficuo e che proseguirà con altre iniziative.
Il progetto Gira, della durata di 5 anni, ha come obbiettivo la valorizzazione dei cereali ad uso zootecnico, in particolare nel settore bovino e ovi caprino, attraverso l’integrazione tra produttori e allevatori, e prevede investimenti nella filiera, che attualmente occupa 58 persone e fa registrare un fatturato annuo di oltre 15 milioni di euro, sia per le aziende agricole, sia per le aziende di trasformazione e commercializzazione del prodotto, da utilizzare anche per la ristrutturazione di alcune strutture. Finalità anche la gestione integrata di temi di sanità pubblica, qualità delle produzioni, salute delle piante e degli animali.
Tra gli interventi previsti ci sono la ristrutturazione e l’ammodernamento di un impianto di trasformazione, l’acquisto di macchinari e attrezzature, la delocalizzazione e l’ ammodernamento di alcune stalle.
I partecipanti diretti al progetto sono 24: 10 produttori primari di cereali, 6 allevatori, 1 cooperativa agricola di servizi, 1 trasformatore di cereali ad uso zootecnico, 1 trasformatore di latte vaccino, gelateria, 1 macelleria, 3 istituti di ricerca e il Comune di Capannori. Un progetto di grandi dimensioni che punta allo sviluppo di questa filiera e prevede un consolidamento ed uno sviluppo di almeno il 2 per cento annuo di fatturato. “Si tratta di un progetto strategico per lo sviluppo dell’agricoltura e della zootecnia del nostro territorio che si stanno rivelando settori sempre più centrali per la creazione di nuova occupazione, soprattutto giovanile – afferma l’assessore all’agricoltura Serena Frediani -. Un’opportunità straordinaria resa possibile grazie alla misura regionale dei piani integrati di filiera che vanno ad incentivare reti tra soggetti di settori economici contigui permettendo di fare sistema. Gli obiettivi sono davvero importanti perché mirano a valorizzare la filiera cerealicola locale caratterizzata da varie criticità, attraverso l’ottimizzazione dei processi produttivi, di trasformazione e di commercializzazione, il miglioramento della qualità delle produzioni, la realizzazione e l’ammodernamento delle strutture, mirando all’aumento di fatturato e quindi all’aumento di posti di lavoro”. Attraverso questo accordo di filiera si vogliono infatti superare, in un’ottica di sistema, alcune criticità presenti sul territorio, tra cui la frammentazione del tessuto imprenditoriale, gli elevati costi di produzione dei cereali e prodotti derivati e volatilità dei prezzi di mercato, la bassa presenza di infrastrutture, di impianti di trasformazione e commercializzazione di cereali in provincia di Lucca, l’insorgenza sempre più elevata di contaminazione da Aflatossine nella produzione maidicola.