Dibattiti e taranta ad Artè per parlare di violenza sulle donne

23 novembre 2016 | 14:29
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Dibattiti e taranta ad Artè per parlare di violenza sulle donne

Sala di Artè colma di persone ieri sera (22 novembre) per l’iniziativa Rinascere dalla violenza: antiche e nuove cure promossa da comune di Capannori, Commissione Pari Opportunità, prefettura di Lucca, provincia di Lucca, pari opportunità dell’ordine dei medici della Provincia di Lucca, associazione italiana Donne medico e Soroptimist International Lucca, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre.

Un’ottima riuscita per questo evento, che ha visto insieme enti e associazioni per dire no alla violenza di genere ed anche per lanciare un messaggio di speranza a tutte le donne, mettendo l’accento sulla rete di aiuto oggi esistente sul territorio a sostegno delle vittime di violenza e sugli strumenti grazie ai quali è possibile lasciarsi alle spalle questa drammatica esperienza e provare a ‘rinascere’. La serata, originale nel suo genere, ha trattato armonicamente sia la parte scientifica informativa che la parte musicale terapeutica e si è aperta con i saluti del sindaco Luca Menesini. A seguire gli interventi del prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro, di Lucia Vecoli presidente dell’associazione italiana Donne Medico Lucca, di Silvana Pisani capogruppo del Pd in consiglio comunale e rappresentante della Commissione pari opportunità di Capannori, di Luisa Mazzotta presidente della commissione pari opportunità dell’ordine dei medici Lucca, di Liliana Dell’Osso, direttore della clinica psichiatrica dell’Università di Pisa, di Piera Banti, coordinatrice della task force interistituzionale Codice Rosa Lucca e di Pierpaolo De Giorgi filosofo e musicista. A moderare gli interventi è stato Enrico Marchi docente universitario arteterapia, psichiatra e psicoterapeuta. Nella seconda parte della serata si è svolta la bella esibizione de I tamburellisti di Torrepaduli, un gruppo di musicisti salentini diretto dal Maestro De Giorgi che ha eseguito la Taranta, danza di origine mediterranea alla quale viene riconosciuta una importante capacità liberatoria. Il folto pubblico presente ha seguito attivamente sollecitato dai numerosi spunti di riflessione sul problema e partecipato con grande trasporto alle coinvolgenti musiche catartiche.