Tassignano, comitato per una viabilità sostenibile dice no ai sottopassi

Il Comitato per una viabilità sostenibile e la salvaguardia del territorio continua ad informare e coinvolgere i cittadini. Nell’assemblea pubblica del 21 novembre, alla quale hanno preso parte circa 130 cittadini interessati all’argomento Raddoppio ferroviario, sottopassi e viabilità ad essi collegati, il Comitato ha condiviso le criticità riscontrate nelle tre frazioni in cui si prevede la costruzione dei sottopassi e ha esposto i contenuti della relazione protocollata in Comune, con proposte alternative a quelle presentate dall’amministrazione.
Questo sabato inoltre è andata in onda su NoiTv una puntata del programma Senza Cravatta con ospite Marco Tardelli, presidente del Comitato che ha raccolto 2277 firme di cittadini che chiedono all’amministrazione comunale di non adottare il progetto così come presentato e collaborare con il comitato stesso alla ricerca di una soluzione migliore a servizio dei cittadini.
“La creazione della cosiddetta “bretellina via Chelini Pip” o ecomostro, come viene ormai comunemente definito – dicono dal comitato – è la costruzione di un nuovo asse viario camionabile largo 10 metri, con un tunnel alla chiesa di Tassignano, 3 chilometri di nuovo asfalto, due maxi rotonde ed un nuovo cavalcavia autostradale a Carraia a soli 300 metri da quello già esistente. Questa ipotesi di progetto è anacronistica, non è in linea con le politiche comunali, regionali, statali ed europee, né tantomeno con le esigenze del territorio. Sia che si parli di sottopassi, sia che si parli di assi viari, la richiesta è di trovare soluzioni progettuali che favoriscano il massimo riutilizzo delle infrastrutture esistenti”.
“Il punto cruciale che ci può unire – conclude il comitato – è dire no ad un progetto che di fatto penalizza tutte le nostre frazioni, che oltre ad essere già gravati dalla presenza delle industrie della zona Pip di Carraia, sono già crocevia delle strade di attraversamento nord-sud ed est-ovest della Piana a causa dello loro ubicazione geografica. E’ per questo che è importante unirsi tra comitati per perseguire obiettivi che vadano verso il bene comune e non di una singola frazione a scapito di altre nello spirito del rispetto delle opinioni e idee di tutti cercando soluzioni che siano al di sopra dei singoli interessi. Su questo fronte siamo aperti ad un confronto ed ad una eventuale revisione delle idee proposte nella relazione presentata. Magari niente cambierà ma almeno avremo dimostrato la volontà di parlarne seriamente facendo vedere ai nostri figli che ci abbiamo provato con tutte le forze”.