Capannori, opposizione insorge ed esce dal Consiglio: “Nessun rispetto dal presidente Ghilardi”

Ancora polemica nel consiglio comunale di Capannori. L’opposizione è uscita dall’aula per protesta contro il presidente del Consiglio Ghilardi.
“Ancora una volta .- commentano in una nota congiunta Forza Italia, Alternativa Civica, Udc e Movimento Cinque Stelle – questa maggioranza ha mostrato tutta la sua arroganza e la sua insolenza, nei confronti delle opposizioni. L’atto estremo che abbiamo deciso di compiere, uscendo insieme dall’aula consiliare, durante lo svolgimento del Consiglio è stato l’unico modo per manifestare tutto il nostro disappunto nei confronti della presidenza Ghilardi, per come vengono trattate le istanze della minoranza, che rappresentano una parte importante della cittadinanza di Capannori alle quali, sindaco, giunta e presidente del Consiglio devono il doveroso rispetto”.
“Tutto è nato – spiegano – dalla convocazione di una conferenza dei capigruppo, che il presidente Ghilardi ha indetto per le 8,30 di martedì 29 novembre. Un orario – che ha un solo precedente motivato – assolutamente anomalo per chi non vive con i proventi dell’attività amministrativa. Una decisione su giorno ed orario, che evidentemente è stata presa tra lui e la capogruppo del Pd Silvana Pisani, visto che erano gli unici presenti all’incontro. Nemmeno gli altri rappresentati dei gruppi di maggioranza hanno partecipato alla conferenza. Una capigruppo dunque che sarebbe dovuta essere dichiarata nulla, ma per stessa ammissione del presidente Ghilardi, questo “incontro di partito a due”, è servito per decidere lo spostamento di una pratica di bilancio, da discutere il giorno successivo, mercoledì 30, in consiglio comunale”.
“Durante l’assise di ieri dunque – spiegano ancora – quando la pratica in questione – la numero 116 sul riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio – è stata tolta senza preavviso dall’ordine del giorno, il capogruppo Udc Rontani, ha chiesto immediatamente le motivazione di questa decisione. La risposta del presidente è stata: “Viene spostata per assenza dell’assessore competente e del segretario, se eravate presenti alla capigruppo l’avreste saputo”. Peccato che la commissione non c’è stata. Peccato che in precedenza un’altra pratica di bilancio (la numero 115) era stata discussa. Come mai allora la prima si e la seconda no? Una risposta, quella del presidente Ghilardi, che ha fatto sobbalzare Rontani che ha fermamente protestato per l’incredibile affermazione del presidente che, ricordiamo dovrebbe essere il garante dell’intero consiglio, votato anche da tutta la minoranza, ma evidentemente così non è. Da qui la nostre decisoone unanime di uscire dall’aula. Vogliamo ribadire il massimo rispetto per il consiglio comunale e ci dispiace che, così come siamo stati ignorati noi, lo sono stati anche gli altri gruppi presenti in consiglio, che non hanno partecipato alla conferenza dei capigruppo”.
“E’ questo – concludono le opposizioni – l’ultimo atto di una lunga serie di atteggiamenti di puro disprezzo, non solo nei confronti delle minoranze, ma dell’intero consiglio comunale. Discussioni mai affrontate, risposte evasive e incomplete che arrivano dopo mesi dalla presentazione delle interrogazioni. Pochi minuti prima dell’episodio, avevamo ricordato l’inutilità dei cinque minuti a diposizione dei consiglieri, per porre domande urgenti a sindaco e giunta, vista l’assenza sistematica di numerosi componenti della giunta stessa, che evidentemente non rispondono ai quesiti posti. Un atteggiamento sprezzante nei confronti del Consiglio fatto notare in passato anche dagli stessi consiglieri di maggioranza. Fino ad arrivare alla convocazione delle commissioni, che regolarmente vengono convocate nello stesso giorno allo stesso orario. Ciò dimostra oltre all’assoluta incuranza delle istituzioni, anche il totale sfilacciamento, l’assenza di un minimo coordinamento e la mancanza assoluta di dialogo interno della stessa maggioranza. C’è modo e modo di “comandare” – come ci ricorda l’assessora Miccichè – ma la gestione della cosa pubblica non deve mai prescindere dal rispetto nei confronti dei cittadini amministrati. Una regola che a Capannori oggi è palesemente disattesa. Ci dispiace aver attuato questa azione estrema, ma ciò che abbiamo deciso di fare, lo consideriamo l’unico modo a nostra disposizione, per porre l’attenzione su una situazione gravissima, di cui non ricordiamo precedenti. Sarebbe questo il coinvolgimento delle opposizioni, tanto sbandierato da sindaco?”.