Inclusione, il Punto Handy lancia progetto per le scuole

Il Punto Handy in collaborazione con l’istituto comprensivo di Porcari e l’amministrazione comunale, settore pari opportunità di Porcari lancia il progetto Così diversi … ma così uguali che vuole offrire un’opportunità al mondo della scuola di primo grado, al fine di condividere le esperienze inerenti le pari opportunità, intese come crescita collettiva e di consapevolezza operativa dove tutti imparano ed insegnano tramite l’ascolto, il confronto e la divulgazione dei percorsi personali toccando temi quali: le differenze di genere, la violenza, i diritti delle donne e dei minori, la globalizzazione culturale, le leggi di tutela delle donne, gli stereotipi ed i luoghi comuni legati al pregiudizio ed alla falsa percezione della figura femminile nella nostra società e nel mondo.
Il progetto partito all’istituto comprensivo di Porcari Pea nasce anche dalla rilevazione di un bisogno manifestato formalmente e informalmente dai vari soggetti educatori e dalle famiglie del nostro territorio, e vuole porre al proprio centro il rispetto della parità e della differenza di genere realizzando un ampio programma di educazione alla legalità e alla responsabilità che abbia come prioritario riferimento il rispetto della persona e delle regole.
Il Punto Handy attraverso i professionisti messi a disposizione per la realizzazione del progetto si propone di offrire agli studenti un percorso ricco di stimoli e intenzionalmente orientato a sostenere la formazione della identità come processo risultante dal confronto e l’interazione tra sé, l’altro e la comunità. “L’educazione può avere un ruolo fondamentale – spiega la presidente Francesca Pieretti – e la scuola fa la differenza, tenendo anche conto che ancora oggi gli stereotipi condizionano i ragazzi e le ragazze nel proprio percorso di studi, e quindi sono le agenzie formative (come la famiglia, la scuola e le associazioni di settore) che, per prime, hanno il compito di educare gli studenti ad evitare che la disuguaglianza di genere si trasformi, negli anni, in disuguaglianza sociale, nel lavoro e nella vita. Quindi, è necessario sempre più promuovere una cultura che rompa gli schemi tradizionali, e diffonda le basi per un’educazione alla diversità, alla tolleranza, all’integrazione sociale delle minoranze, e contribuisca a formare una sensibilità più moderna, con valori più ricchi e più vari”.In particolare, la metodologia utilizzata si fonda sull’utilità di collegare l’informazione sui vari argomenti relativi agli stereotipi e ai ruoli di genere, dove questa interrelazione farà sia crescere la motivazione sia garantire maggiormente le possibilità di apprendimento, tenendo conto dello sviluppo cognitivo, affettivo, sociale e morale degli/delle studenti/studentesse.
Verrà privilegiato un approccio prevalentemente operativo e cooperativo che motivi gli alunni, stimolando la riflessione e l’analisi in modo da consentire la maggiore creatività possibile e affinché tutti, al di là delle singole capacità, possano partecipare attivamente ai lavori della classe, utilizzando tutte le tecniche: dalla simulazione al problem solving, dallo studio individuale al brainstorming (cioè, l’utilizzo di tecniche creative di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema). “A tale proposito – spiega ancora Pieretti -, gli operatori e professionisti del Punto Handy avranno cura di attuare una metodologia progressiva che vada dal semplice al complesso: dalla raccolta dei dati esperienziali, alla conoscenza degli stessi, dalla comprensione alla comparazione delle tematiche nel loro complesso, dall’elaborazione dei dati alla rielaborazione critica, fino alla sintesi di conoscenze e alle competenze comunicative non solo scritte ma anche verbali. L’attività sarà organizzata attraverso laboratori caratterizzati da un percorso di approfondimento interattivo su alcuni concetti chiave particolarmente significativi, come parità di genere, discriminazioni e rispetto delle differenze. La proposta progettuale che proponiamo – aggiunge – si articola come percorso di educazione e formazione interdisciplinare realizzato sulla specifica tecnica io vedo, io sento, io parlo. La finalità è individuata a partire dall’idea guida: scegliere di adottare comportamenti rispettosi della legalità è necessario entrare in contatto autentico con i propri bisogni ed avere a disposizione esperienze, comportamenti, contenuti positivi per potervi rispondere”.