Alternativa Civica: Menesini ridimensionato dal referendum

10 dicembre 2016 | 11:16
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Alternativa Civica: Menesini ridimensionato dal referendum

Referendum, a quasi una settimana dal voto ariva il commento di Alternativa Civica – Insieme si può di Capannori con Mauro Celli e Giada Martinelli, che attaccano la posizione presa dal sindaco: “Ci chiediamo  – dicono . chi possa avere fatto pressioni tali sul nostro sindaco da indurlo ad esporsi in maniera tanto esagerata in una questione evidentemente partitica, lui che non perde occasione per dire che è il sindaco di tutti, si è buttato con una incredibile passione in un’avventura che di istituzionale aveva ben poco, ma che aveva molto di parte politica. E’ vero che si è quasi sempre, almeno negli ultimi due anni, detto “renziano”, ma finora, almeno apparentemente, era rimasto nelle retrovie. Non si era spellato le mani ed esposto in maniera sconsiderata come qualche altro sindaco della Piana che era giunto perfino ad affermare che se il sì avesse perso, si sarebbe dimesso (a proposito ora che farà quel sindaco?)”.

“Probabilmente per Menesini – dicono Martinelli e Celli – è arrivato il canto delle sirene da qualche “colle” che lo hanno spronato, oppure ha pensato di dover stare sul treno in corsa per evitare ritorsioni dopo la ormai sicura vittoria. Fatto sta che ora la sconfitta gli ha dato un’innegabile ridimensionata. E’ sicuro il sindaco/èresidente che i capannoresi si sono mossi in massa solo per andare a votare contro Renzi come ha sentenziato sui social? Oppure ci sarà anche qualche capannorese che potrebbe davvero non aver gradito la riforma nel merito? Certo quei 40 comitati, per quanto ne sappiamo più nell’annuncio che nella realtà, come molte delle sue imprese, sbandierati a destra e a manca ora si sono ritirati in buon ordine e con che coraggio i loro componenti, ammesso che vi siano, si ripresenteranno ad una chiamata di Menesini? O come dimenticare quei due giovani capannoresi proiettati sul palco della Leopolda, come esempio di saper lavorare “porta a porta”, per portare questi risultati?”.
“In filigrana, ci pare che il sindaco – commenta Alternativa Civica – abbia copiato l’errore esiziale di Renzi: esporsi in maniera assoluta e decisiva su una questione, non sul merito, ma di parte politica, tradendo la figura istituzionale che dovrebbero sempre rivestire il Presidente del consiglio e il sindaco che è anche presidente della Provincia. Siamo certi purtroppo che Menesini continuerà con i suoi annunci, come se nulla fosse e nel nostro comune, l’amministrazione da lui guidata continuerà a parlare di bla-bla car, di lezioni di computer ai vecchietti, di inaugurazioni di casette turistiche in inverno, di riciclo dei pannolini usati, di lettere alla Ferrero, di muri da destinare agli “writers” con messaggi di amore. Ma le luci pubbliche continueranno a rimanere spente, l’asilo nido di Lammari finirà per ammarcire completamente, le strade continueranno ad essere piene di buche, il problema del promesso compostaggio non verrà mai risolto e magari ci si sciacquerà la bocca per la costruenda pista di skateboard. Stiamo facendo un’analisi approfondita sull’esito del referendum, studiando sezione per sezione i risultati e valutando che il sì ha vinto in pochi paesi, magari dove c’è la presenza di qualche “capobastone”, ma negli altri, seggi compreso quello del sindaco, ha prevalso il no. E ci chiediamo quando abbiano inciso, anche a Capannori, i giovani con il loro voto negativo, che è un grido rivolto a tutte le istituzioni per chiedere una speranza, un futuro, una sicurezza economica che ad oggi non riescono ad individuare e sentono lo stato, le regioni ed i comuni lontane dai loro problemi concreti, perché tutti occupati in miriade di attività più di facciata che di sostanza”.