Capannori, al parco scientifico si insedia la prima start up

Il 2017 sarà l’anno della prima start up incubata al parco scientifico di Capannori. E’ questo il principale annuncio che il sindaco Luca Menesini ha voluto fare al brindisi degli auguri per le festività imminenti. Nel prossimo anno, insomma, entrerà a pieno regime l’attività del polo in forza di un accordo, che viene ratificato oggi dalla giunta municipale da lui guidata, con Lucense. E il rapporto con la società con sede a Sorbano del Giudice diventa ancora più stretto visto che il Comune di Capannori aumenterà la sua quota di partecipazione, rilevando quella della Provincia di Lucca.
“La prima società ad essere incubata nel polo – spiega Menesini – si chiama Rilab ed è una azienda che si occuperà di ricerca per la trasformazione della materia organica in polimeri biodegradabili e riciclabili da usare nell’industria. Un’attività avanzata e in collegamento diretto con le applicazioni industriali della ricerca”.
Rilab nasce dall’unione di Lucense, dell’Università di Pisa e dell’Instm (Consorzio interuniversitario nazionale per la scienza e la tecnologia dei materiali) che firmeranno l’accordo, dopo di che il trasferimento del laboratorio sarà praticamente immediato.
Rilab, in particolare, è un laboratorio che si occupa dello sviluppo di nuovi materiali da radice organica, in modo da favorire il riciclo e quindi l’economia circolare.
“Sono molto soddisfatto della nuova linea che abbiamo dato alla struttura di Segromigno in Monte – dice il sindaco Luca Menesini –. Sappiamo tutti che il concetto di polo tecnologico è oggi superato. Se era innovativo quando è stato pensato, non lo è più nelle condizioni economiche e sociali attuali. Pertanto in questi due anni abbiamo lavorato con gli altri partner, Camera di Commercio e Provincia, che ringrazio molto, e con tanti soggetti locali che si occupano di innovazione e tecnologia e abbiamo dato un’anima contemporanea al polo. Che non si può nemmeno chiamare più polo, perché è altro. E’ un vero e proprio parco scientifico, dove troveranno sede, professionisti, servizi, aziende e i progetti di ricerca che gravitano nel campo dell’economia circolare e delle nanotecnologie. Nell’accordo con Lucense, inoltre, ci sono tutta una serie di servizi di affiancamento e progettazione che la società farà per le imprese del territorio che ne faranno richiesta. La strada dell’innovazione, quella vera, costituisce un tema oggi centrale perché attraversa trasversalmente tutti gli ambiti, dall’ambiente alla macchina amministrativa, dal sociale ai lavori pubblici. Noi abbiamo deciso di percorrerla e l’interesse che riscontriamo nei partner dei vari progetti ci dice che abbiamo fatto la scelta giusta nell’interesse del nostro territorio, che merita di crescere in modo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale”.
La convenzione che domani (23 dicembre) sarà siglata, infatti, è soltanto la prima di una lunga serie di accordi che l’assessore alle attività produttive Lia Miccichè sta portando avanti, nell’ottica di rendere il parco scientifico di Segromigno in Monte un punto di riferimento per l’economia circolare nel panorama regionale.
L’accordo con Lucense, inoltre, prevede anche una serie di altri patti operativi fra Rilab e i soggetti istituzionali che già si occupano di strategia rifiuti zero, ovvero il Centro Ricerca Rifiuti Zero guidato da Rossano Ercolini, Ascit e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Il sindaco Menesini pensa poi alle tante attività da portare a termine nel prossimo anno solare. Dalla realizzazione dei sottopassi alla ferrovia per liberare dal traffico i centri abitati, per cui si attendono i risultati dello studio sui flussi di traffico. “L’obiettivo dell’amministrazione – spiega Menesini – è quello di rendere più abitabili i quartieri a ridosso della ferrovia. Grazie allo studio dei flussi di traffico studieremo la soluzione migliore per il territorio, senza escludere a priori nessuna ipotesi”.
Infine grande attenzione anche all’edilizia scolastica. Previsto, infatti, un ampliamento del polo scolastico di Camigliano che dovrà ospitare oltre alle primaria e alla scuola media anche l’asilo nido. Si attende l’esito della vicenda giudiziaria, invece, per l’asilo nido Cosimo di Lammari: “Attendiamo l’esito del procedimento penale – spiega il sindaco – per capire le responsabilità e di quello civile per chiarire chi sarà chiamato ad eventuali risarcimenti. A quel punto inizierà l’iter per effettuare i lavori di messa in sicurezza della struttura”.